Afidi, insetti e lumache Ecco i nemici delle piante
Abbiamo già descritto alcuni fattori (virus, batteri, funghi) dannosi alle nostre piante. Spenderemo oggi alcune righe sulla difesa preventiva dagli afidi, altri insetti succhianti e distruttori e le lumache. Premetto: le piante deboli sono quelle maggiormente esposte all’attacco di parassiti e malattie. È dunque fondamentale adottare provvedimenti (vedi foglio informativo della scuola per la formazione professionale di agricoltura ed economia domestica di Salern sopra Bressanone) per preventivamente rafforzarle e proteggerle.
Solo in un terreno sano crescono piante vitali; ciò non vale solamente per l’orto, ma per tutto il giardino. Per ottenerlo servono compost, letame, pacciamature, farina di roccia. È anche molto importante però dosare la concimazione. «Più se ne mette, meglio è» non va bene in cucina, men che mai funzionerà in giardino. Troppo azoto indebolisce le piante e le predispone agli attacchi dei parassiti. Un altro elemento per tutelarne la salute è la scelta di essenze adatte al terreno; se mi ostino a piantare rododendri in terra calcarea, si può, senza sbagliare, predire il risultato: alla lunga un fiasco. Uguale per il clima: ambire, esempio classico, a un prato all’inglese nei nostri fondovalle, equivale, per dirla in trentino, «a metter el cul sulle peade». Pardon. Infine: da soli si perdon le battaglie; dobbiamo cercare alleati fra uccelli, ricci, lucertole, ragni, bisce, rospi, e, se proprio volete strafare, anatre corritrici indiane e gallinelle nane. In maggio compaiono gli afidi; se sono sulle rose, restano un episodio passeggero. Appena le foglie son diventate coriacee, se ne vanno. Per decimarne la popolazione ci pensano le coccinelle, sia le larve che le coccinelle stesse; noi possiamo disturbare i nidi delle formiche alla base dei rosai (si nutrono della melata prodotta dagli afidi e li proteggono). Un’altra arma infallibile: pollice e indice. Se invece appaiono nell’orto su fagioli, prezzemolo, cavolo, insalate, si recita il mea culpa, il terreno è troppo ricco di azoto. Le aromatiche protettive, come santoreggia, kümmel, tagete possono aiutare temporaneamente a tenerli lontani. Altri metodi casalinghi per allontanarli sono i macerati di ortiche (un bel fascio d’ortiche a bagno 24 ore in acqua fredda, l’acqua si usa sulle piante allo stato puro), il decotto di assenzio o tanaceto (sbollentati, poi diluiti 1:3). Contro le lumache: rivoltando la terra già a marzo si eliminano le uova. Creando nascondigli con vecchie assi, raccattando quotidianamente le lumache che vi si nascondono, si decimano. Il terreno va mantenuto asciutto irrigando a goccia. Lumachicidi solo a base di solfati di ferro: il metaldeide è sommamente nocivo agli umani.
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