Corriere dell'Alto Adige

Luisa Zappini vuole partire Missione pronta

- D. R.

TRENTO «L’ho detto fin dall’inizio io voglio andare là, voglio andare a prendermel­o, speravo di poterlo fare quando era vivo, ora è morto, ma andrò a prenderlo». È pronta a partire Luisa Zappini, compagna di viva e di spedizioni, responsabi­le della centrale unica di emergenza della protezione civile. «Sono pronta a partire anche oggi se sarà possibile» dice. Il soccorso alpino è già allertato, potrebbe partire una squadra di cinque, sei tecnici, ma si attende il via libera dal governo. In queste ore la Provincia è in costante contatto con Roma. Il presidente Ugo Rossi ha dato la disponibil­ità a far partire alcuni uomini, ma una data ufficiale ancora non c’è. «Stiamo attendendo — spiega il capo della protezione civile, Roberto Bertoldi — noi abbiamo dato la nostra disponibil­ità per un supporto alpinistic­o, stiamo attendendo il governo, In Nepal in questo momento ci sono quattro tecnici della protezione civile nazionale e due ministeria­li, bisogna capire come ci si dovrà organizzar­e». Al di là della partenza dei nostri alpinisti la Provincia si sta organizzan­do anche sul piano degli aiuti. «Stiamo cercando di capire — spiega Rossi — se nel contingent­e nazionale ci saranno delle persone del soccorso alpino trentino che potrebbero darci anche un supporto importante per gli alpinisti che abbiamo perso. Inoltre ci stiamo muovendo per aiutare il Nepal attraverso le organizzaz­ioni trentine che lavorano là da anni». È disponibil­e e pronto anche il capo del soccorso alpino Adriano Alimonta: «Io non sono contrario a un nostro intervento, anzi, ma dobbiamo capire bene cosa andremo a fare, è una situazione delicata. Siamo comunque già pronti e ci stiamo muovendo anche su altri fronti per portare a casa al più presto i nostri alpinisti uccisi dal terremoto».

Nel frattempo, la Provincia ha attivato un conto corrente e stanziando 50.000 euro per sostenere i progetti di solidariet­à in favore della popolazion­e del Nepal. Iniziativa simile è stata intrapresa dall’associazio­ne umanitaria «Children of the sea onlus», con sede a Rovereto e da anni impegnata in Nepal, che sta raccoglien­do fondi sul conto corrente IT 59N 02008 20800 0001028388­00 Banca Unicredit. Le sezioni nazionali dell’Unicef e del Wfp, il Programma alimentare mondiale, hanno invece reso operativo il numero di telefono 45569 attraverso il quale è possibile donare 1 euro da rete mobile e 2 da rete fissa.

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