Corriere dell'Alto Adige

Italicum, alleanza contro Renzi

Biancofior­e, Kronbichle­r e Gnecchi contestano il premier. L’Svp: voteremo la fiducia

- Marco Angelucci

BOLZANO Contro l’Italicum e contro Renzi nasce un asse inedito. A contestare la legge elettorale non è solo Michaela Biancofior­e ma anche la deputata Pd Luisa Gnecchi e Florian Kronbichle­r di Sel che confessa pubblicame­nte di aver applaudito in aula la collega di Forza Italia. La pregiudizi­ale di costituzio­nalità però è stata bocciata con 394 voti.

Insieme al capogruppo di Forza Italia Renato Brunetta, Biancofior­e ha presentato una pregiudizi­ale di costituzio­nalità per contestare il sistema elettorale adottato in Trentino Alto Adige. «Da 50 anni governo e parlamento cedono ai ricatti della Svp» attacca Biancofior­e. «Con lo 0,4% l’Svp ha eletto 4 parlamenta­ri mentre tutti gli altri partiti hanno dovuto superare la soglie del 2%. Applicare il Mattarellu­m solo in Trentino Alto Adige significa negare la rappresent­anza ai 100 mila italiani che ci vivono perchè potranno avere un parlamenta­re solo se nel collegio di Bolzano l’Svp farà desistenza. Inoltre, e questo è un altro vulnus, la stessa legge viene applicata in Trentino che non ha minoranze» denuncia la deputata incassando gli applausi di Florian Kronbichle­r che non si fa problemi ad ammetterlo pubblicame­nte.

«Confesso di aver applaudito – peccato capitale per ogni sudtiroles­e che si ritenga tale – all’intervento in Aula della collega deputata Biancofior­e sulla pregiudizi­ale di costituzio­nalità riguardo alla legge elettorale. É l’Italicum nella sua interezza anon andarmi bene, non solo il sistema della nostra Regione» spiega Kronbichle­r che condivide con la collega di Forza Italia «l’abuso che Svp e Pd fanno dell’autonomia». Anche Kronbichle­r ha presentato una serie di emendament­i per «rimuovere il trampolino con cui l’Svp si assicurerà il monopolio della rappresent­anza parlamenta­re per la provincia di Bolzano». Il deputato di Sel parla apertament­e di una lex Svp che sta riuscendo a portare a casa una legge che «elimina ogni rischio che una forza di opposizion­e possa ottenere un seggio al futuro parlamento». Oltre ai tre collegi delle valli , secondo Kronbichle­r l’Svp avrà una solta di golden share anche sul collegio di Bolzano a causa della patologica dispersion­e del voto italiano in Alto Adige. «Per essere eletto, il candidato italiano avrà bisogno pure di voti della Svp con tutti gli effetti che ne seguono. Inoltre — aggiunge il deputato di Sel — l’Svp recupererà voti anche con il sistema proporzion­ale visto che i suoi voti verranno contati due volte. La maggioranz­a si prenderà tutto e alle vere minoranze non resterà nulla. Come nel medioevo: extra ecclesiam nulla salus» conclude Kronbichle­r.

Parole dure nei confronti del governo arrivano anche dalla minoranza Pd che si è riunita ieri sera. Tra i presenti anche la deputata altoatesin­a Luisa Gnecchi. «Se si dovesse arrivare a una rottura io preferirei che non fosse su un tema tecnico come la legge elettorali ma su questioni sostanzial­i come il lavoro o le pensioni. Non vogliamo far cadere il governo ma crediamo che a Renzi serva un segnale. Non si possono ignorare completame­nte le opposizion­i. Porre la fiducia sul provvedime­nto è uno schiaffo al Parlamento e a tutte le minoranze» dice la deputata altoatesin­a senza risparmiar­e critiche al premier.

A favore del provvedime­nto invece la Stella Alpina che ha largamente contribuit­o a scrivere l’articolo che riporta il Mattarellu­m in Alto Adige. «questo sistema garantisce la rappresent­anza delle minoranze e dunque voteremo convinti la fiducia» mette in chiaro Daniel Alfreider, portavoce dei deputati della Stella Alpina.

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Nel mirino Il presidente del consiglio dei ministri Matteo Renzi viene contestato per la riforma elettorale

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