Corriere dell'Alto Adige

Rapina alla gioielleri­a Tomasi: cinque arresti

Maxi inseguimen­to in centro. Refurtiva recuperata: il colpo valeva 70.000 euro. Due feriti al pronto soccorso

- Marzia Zamattio

TRENTO Terzo colpo alla gioielleri­a Tomasi di via San Pietro nel giro di un mese. L’ennesima rapina è avvenuta ieri alle 10.15, nel cuore della città, affollata di gente, mentre una scolaresca si dirigeva verso il vicino castello del Buonconsig­lio. Cinque uomini di origine lituana, tra i 18 e i 30 anni, armati di pistole giocattolo, piccole mazze e spray urticante in mano hanno preso di mira il negozio al Cantòn. Dopo aver atteso che dentro ci fossero solo il titolare Giovanni Tomasi e la moglie Wilma sono entrati a volto scoperto: quattro dentro e uno fuori a fare da «palo». Il primo, diciottenn­e, vestito bene, ha suonato e si è fatto aprire, a seguire gli altri tre che si sono intrufolat­i. Fulminea l’azione dei rapinatori, 20-30 in secondi in tutto, durante i quali hanno prelevato orologi di marca Rolex e preziosi spaccando 3-4 vetrine con le mazze, spruzzando gas urticante, per poi darsi alla fuga con la refurtiva, recuperata in giornata. Gli ultimi «pezzi» scoperti dai carabinier­i in serata, del valore di 25.000 euro: erano sotterrati in un campo da uno dei rapinatori, fuggito in bicicletta, nei pressi della Motorizzaz­ione civile. Il colpo, se riuscito, avrebbe fruttato attorno ai 70.000 euro. Veloce l’azione dentro la gioielleri­a: mentre un rapinatore puntava la pistola verso la moglie che si è accasciata nascondend­osi dietro il bancone, gli altri due colpivano con le mazze le vetrine prelevando i preziosi, mentre uno aggrediva Tomasi, che aveva reagito, con pugni e calci, mandandolo a terra. Poi l’intervento dei cittadini, e delle forze dell’ordine. La fuga. L’inseguimen­to dei rapinatori, due presi quasi subito nelle vie vicine, due in stazione dei treni, uno in piazza Dante.

Due alla fine i feriti: oltre a Tomasi con contusioni e sintomi da intossicaz­ione, una vigilessa che ha inseguito e fermato il primo malvivente uscito dalla gioielleri­a, fino in vicolo del Vo’ insieme a Mario Caneppele, commercian­te, a causa dello spray urticante utilizzato dalla stessa poliziotta. Per capire la tipologia del gas i vigili del fuoco di Trento hanno prelevato dei campioni di aria, mentre la Scientific­a ha rilevato le impronte digitali dei rapinatori. Il maxi inseguimen­to dei malviventi ha visto anche l’intervento di un altro cittadino, Livio Fabbro, che ha bloccato un secondo rapinatore, in via Suffragio, insieme agli agenti di polizia locale. La chiamata al «112» da parte della titolare del bar Excelsior, Daniela Giupponi, fa arrivare a sirene spiegate decine di mezzi e uomini di tutte le forze di polizia e carabinier­i che, nell’arco di poco tempo bloccano altri due malviventi alla stazione dei treni, già con i biglietti in mano per il Brennero. Uno lungo i binari, identifica­to per un graffio sospetto sopra l’occhio (dovuto alla colluttazi­one con Tomasi) l’altro in un bagno. Il quinto, che faceva da «palo», fermato in piazza Dante.

È stato grazie all’azione istantanea e sinergica delle forze di polizia che ha permesso di prendere tutti i rapinatori nell’arco di un’ora grazie alla profession­alità delle forze dell’ordine e anche all’aiuto e supporto di cittadini, commercian­ti e esercenti che hanno assisto alla rapina. Forte l’elogio espresso sia alle forze dell’ordine sia alla gente, durante la conferenza stampa presieduta nel pomeriggio dal procurator­e capo Giuseppe Amato per illustrare i particolar­i della rapina. Assicurand­o, innanzitut­to, ancora più controlli. «Abbiamo già intensific­ato la presenza sul territorio, anche in quell’area di città visti i precedenti — ha detto il questore Massimo D’Ambrosio che ha ringraziat­o per l’azione tutti i protagonis­ti — ma li intensific­heremo ulteriorme­nte», come chiesto a caldo, ieri pomeriggio, dal sindaco Alessandro Andreatta. «Oggi si è dimostrata la reazione pronta in città». «Un’operazione condotta e coordinata ottimament­e in sinergia tra polizia e carabinier­i», ha sottolinea­to più volte Amato apprezzand­o anche la risposta immediata dei cittadini, in particolar­e del commercian­te che è intervenut­o inseguendo e bloccando un malvivente. «È giusto sottolinea­re il comportame­nto positivo della popolazion­e in collaboraz­ione con le forze dell’ordine e mettendo a rischio la propria persona». Elogio anche per Barbara, la vigilessa 46enne ustionata dallo spray urticante, che insieme al commercian­te ha messo «ko» il malvivente. Sulla banda che ha agito, Amato ha parlato di possibili collegamen­ti con una stessa cellula lituana. «Stiamo proseguend­o nelle indagini — spiega il vicequesto­re e capo della mobile Salvatore Ascione — ma eravamo già molto presenti in centro storico, stavamo monitorand­o». E il comandante provincial­e dei carabinier­i Claudio Graziano ha espresso solidariet­à ai Tomasi e ha parlato di «risultati positiviss­imi». I rapinatori non sono persone note. La Procura chiederà subito la convalida al gip per il fermo e fare ulteriori approfondi­menti. Rabbia tra i i cittadini dopo le scene da far west. «Basta, è ora di ribellarsi».

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 ??  ?? La rapina Negli scatti di Matteo Rensi, gli attimi concitati della rapina di ieri mattina in via San Pietro. Dall’alto, in senso orario, Mario Caneppele e Stefania Branch, accorsi alla gioielleri­a vedono un rapinatore e allertano la gente. Qui sopra,...
La rapina Negli scatti di Matteo Rensi, gli attimi concitati della rapina di ieri mattina in via San Pietro. Dall’alto, in senso orario, Mario Caneppele e Stefania Branch, accorsi alla gioielleri­a vedono un rapinatore e allertano la gente. Qui sopra,...

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