Pensplan, conti positivi. Bausparen e fondi sanitari al via
Plotegher: zainetto previdenziale dalla culla alla pensione. Laborfonds, confronto aperto
BOLZANO Pensplan Centrum Spa mette in archivio un buon risultato di bilancio nel 2014, con oltre 2 milioni di euro di utile, lancia il progetto «Zainetto previdenziale» che accompagni gli abitanti del Trentino Alto Adige dalla nascita alla pensione e apre le porte al dialogo con il fondo pensione Laborfonds, il cui nuovo cda valuterà l’ipotesi di creare una struttura amministrativa autonoma. «Purché — ha puntualizzato l’assessora regionale Violetta Plotegher — vengano mantenuti i vantaggi di cui beneficiano gli utenti dei fondi convenzionati con il sistema previdenziale della Regione».
La relazione annuale sulla previdenza è stata illustrata ieri dall’assessora regionale Violetta Plotegher e dai vertici di Pensplan Centrum Spa (società controllata al 98% dalla Regione e all’1% ciascuno dalle due Province) freschi di nomina. Confermati la presidente Laura Costa e il vice Rainer Steger, new entry il consigliere Alessandro Tonina e la presidente del Collegio sindacale Katrin Teustch. Nel 2014 i 79 dipendenti di Pensplan Centrum hanno elaborato 22.301 telefonate, 14.582 e-mail, 11.948 contatti diretti, 123.744 pratiche amministrative, 785 richieste di provvidenze regionali per lavoratori in difficoltà, formate 1.541 persone. I 118 sportelli Infopoint in regione ((52 in Alto Adige e 66 in Trentino, nel complesso 285 operatori) hanno fornito 2.239 consulenze previdenziali, 1.568 posizioni individuali, 621 provvidenze regionali e 530 richieste di prestazioni. L’assessora Plotegher ha chiarito: «In tempi di crisi economica, 785 richieste di sostegno finanziario da lavoratori dipendenti e autonomi coinvolti in crisi aziendali, quindi disoccupati o cassintegrati, ci sembrano poche. Abbiamo erogato nel 2014 191.129 euro. Dobbiamo dare più informazione e semplificare l’iter».
La gestione finanziaria di Pensplan Centrum è positiva. I 258 milioni di euro di dotazione, erogati dalla regione alla costituzione della Spa hanno reso lo scorso anno il 7,73%, pari a 9,72 milioni. La somma tra queste entrate e la riduzione dei costi per aderente del 13%, detratti i costi di produzione pari a 8,31 milioni, comporta un utile di 2,01 milioni.
Le prospettive future: il Bausparen (risparmio per l’acquisto della casa) partirà in Alto Adige entro l’1 luglio, chi ha maturato gli 8 anni minimi di posizione previdenziale potrà rivolgersi direttamente alle banche convenzionate. Pensplan vuole creare un secondo pilastro di welfare a tutto tondo: «Uno zainetto previdenziale — ha detto Plotegher — che comprenda anche i fondi sanitari, in cui Trento è più avanti di Bolzano. L’idea è fare in modo che i genitori e i nonni iscrivano i bambini sin dalla nascita al sistema previdenziale». Unica incognita: cosa farà Laborfonds? Il fondo pensione ha superato 2,1 miliardi di patrimonio ed ha oltre 114.000 iscritti. Il service amministrativo agevolato dalla Regione con Pensplan tiene bassi i costi di gestione per gli aderenti, ma il fondo non hanno una struttura amministrativa propria. «È una valutazione legittima alla luce della dimensione raggiunta dal fondo» ha commentato Markus Obermair, direttore di Pensplan Centrum. «Ne parleremo con calma e serenità»