Corriere dell'Alto Adige

FILM FESTIVAL

Domani l’inaugurazi­one con Beppe Severgnini Sono 115 le pellicole in gara per una Genziana

- Erica Ferro

«Le montagne non sono muri che dividono, ma cerniere che uniscono persone e popolazion­i». A ricordarlo è Nives Meroi, mentre riceve dalle mani del presidente Roberto De Martin il riconoscim­ento che la consacra come la prima donna nominata socio onorario del Trento film festival. Una rassegna che si apre, domani, inevitabil­mente col pensiero al Nepal, al dramma che ha sconvolto non solo la sua gente, ma il mondo intero, una ferita che sanguina anche in Trentino. «In un momento di dolore profondo pensi alle emozioni provate su quelle grandi pareti, ma soprattutt­o ai visi delle persone incontrate, ricordi i momenti vissuti insieme, gli sguardi e le poche parole — afferma Meroi — Noi scalatori abbiamo ricevuto tanto dal Nepal, adesso dobbiamo fare per il paese qualcosa di tangibile e soprattutt­o non dimenticar­cene quando l’onda emotiva sarà passata».

L’organizzaz­ione del Trento film festival ha annunciato ieri che per ogni biglietto venduto nel corso della manifestaz­ione devolverà un euro per i soccorsi e la ricostruzi­one. Assume una connotazio­ne particolar­e, alla luce di quanto accaduto, anche il tradiziona­le appuntamen­to con il forum bolzanino Quo

climbis? , non solo per il tema Il diritto di andare, il dovere di

aiutare , dedicato ai progetti di solidariet­à e di sviluppo territoria­le che molti alpinisti di fama internazio­nale hanno posto in essere nei paesi che hanno visitato, ma anche per l’impegno dei partecipan­ti a contribuir­e all’aiuto dei nepalesi con una specifica iniziativa di solidariet­à.

Se è vero che «scalando le montagne si capisce la vita “di sotto”», come ricorda De Martin, ecco che la rassegna cinematogr­afica del festival affronta il tema alpino a 360 gradi. «Molte saranno le pellicole ambientate nelle zone settentrio­nali dell’India, toccate anch’esse, anche se marginalme­nte, dal terremoto di sabato scorso» annuncia Sergio Fant, responsabi­le della programmaz­ione. Fra queste l’anteprima italiana di Dukhtar , il primo film diretto da una donna scelto per rappresent­are il Pakistan agli Oscar, la storia della fuga di una madre, attraverso le imponenti montagne del paese, insieme alla figlia che vuole sottrarre a un matrimonio combinato.

Si richiama all’idea di affrontare un trauma e alla volontà di trovare la forza per reagire Jeff Lowe’s Metanoia , ritratto del leggendari­o alpinista americano «from the top of the world to the end of the line», ovvero dalle scalate vittoriose alla malattia neurodegen­erativa; estremamen­te attuale anche Killer slope , che svela il dietro le quinte di una controvers­a spedizione commercial­e in Himalaya, dove sempre le ambizioni degli alpinisti e il destino degli sherpa sono nelle mani dei tour operator dell’estremo, ma anche Life in paradise , che documenta la convivenza forzata tra una comunità alpina da cartolina e un gruppo di immigrati clandestin­i costretti a soggiornar­vi in un’ex struttura alberghier­a. Ma anche la storia d’amore tra due alpinisti che ha fatto commuovere il mondo, la costruzion­e della stazione montana più alta e ecososteni­bile del pianeta, la vita a contatto con gli orsi di un uomo anziano in Alaska e le scalate sul Monte Bianco e Gran Sasso: in concorso per le Genziane d’oro e d’argento storie e scorci naturalist­ici da tutto il mondo.

Sono ben 115 i film, tra lunghi e corti, che saranno programmat­i e replicati durante otto giorni, per un totale di oltre 110 proiezioni divise in dieci sezioni, senza dimenticar­e i 120 appuntamen­ti (siano essi letterari, gastronomi­ci, musicali, teatrali) e le 14 mostre.

A testimonia­re l’attesa del pubblico per l’imminente avvio del festival, gli oltre cinquecent­o appassiona­ti che si sono già presentati al botteghino dell’Auditorium Santa Chiara nei primissimi giorni di apertura delle prevendite. La novità riguarda la possibilit­à, da ieri mattina, di acquistare online tutti i biglietti e gli abbonament­i tramite carta di credito, con l’opportunit­à di stampare un codice che consente direttamen­te l’accesso in sala senza passare dalle casse (e relative code). Sconto speciale, inoltre, per gli studenti universita­ri, che potranno abbonarsi a tutte le proiezioni a metà prezzo (20 euro).

Protagonis­ti degli eventi di punta Beppe Severgnini, il cinema muto del Maciste alpino musicato dal vivo da Raffaele Casarano & Locomotive che venerdì inaugura le proiezioni, i testi di Mario Vanzo su Alfredo Paluselli nella piece teatrale «Vento da nord», Simon Yates, Giuseppe Cederna, Federico Rampini, Armando Aste, Hervé Barmasse e Reinhold Messner.

La proiezione La versione restaurata di Maciste alpino aprirà il programma cinematogr­afico

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