Benko, dubbi Arbeitnehmer «Segnerà lo stop all’areale»
L’ala sociale Volkspartei: malumori anche per l’aumento del traffico Pitarelli: pluralità di opinioni positiva, offerta un’ opportunità imperdibile
BOLZANO Benko e sicurezza. In questa campagna elettorale non si parla quasi d’altro. In casa Svp è soprattutto il primo dei due temi a polarizzare attenzione e preoccupazioni. Il partito, fedele alla propria natura di contenitore di diverse — a volte opposte — sensibilità, ha nella propria lista per le Comunali del 10 maggio una pattuglia di sette benkiani di ferro, guidati da Anna Pitarelli, e tre candidati dell’ala sociale (Judith Kofler Peintner, Sylvia Hofer, Christoph Buratti) che, pensando alla riqualificazione di via Alto Adige, non esitano a parlare di mal di pancia.
Gli Arbeitnehmer, ieri, hanno presentato i loro candidati in una conferenza stampa. «Volevamo esserci anche noi», esordisce, in tono ironico, l’assessora uscente alla mobilità Kofler Peintner, alludendo alle molteplici presentazioni e eventi per la stampa organizzati dai benkiani.
«Per noi è chiaro — che l’area di via Alto Adige è da risistemare, ma allo stesso tempo bisogna stare attenti a non svendere il patrimonio comunale. E’ vero che rispetto a questo progetto ci sono diverse paure. La mia paura più grande riguarda la mobilità. Grazie ai parcheggi sotterranei e ai negozi il traffico può aumentare. L’altro dubbio è che il progetto possa stoppare quello dell’areale ferroviario. Non sono entusiasta, ma ho votato sì in giunta perché l’area ha bisogno di essere riqualificata. E credevo fosse giusto dare una chance. Ma i mal di pancia indubbiamente ci sono». «La soluzione per Bolzano non è Benko — aggiunge Chritistoph Buratti — ma l’areale ferroviario. Dopo che Benko avrà investito i suoi soldi, che non so da dove vengano, che sarà del progetto dell’areale? In ogni caso l’attuale progetto di Benko prevede troppi parcheggi sotterranei, e attirerà traffico. Non è questione di essere contro o pro a un progetto di un privato, ma pensare al bene di tutta la cittá». «Il progetto attuale — aggiunge Sylvia Hofer — è troppo gigantesco, è sovradimensionato».
«Ho sempre detto — replica Anna Pitarelli — che la Svp è una Sammelpartei ed è giusto che all’interno vi siano diverse opinioni. Noi dei gruppo Bolzano Domani, abbiamo idee diverse. Quella parte del quartiere ha bisogno di una riqualificazione e questa è un’opportunità che la città non può perdere. Il progetto dell’areale ferroviario non viene penalizzato, viene semmai arricchito».
Gli Arbeitnehmer, in ogni caso, non si stracciano le vesti per la mancata conferma dell’accordo politico con gli ecosociali. «Noi speriamo — dice Buratti — di vincere al primo turno. La rottura dell’alleanza è sicuramente un bene per la governabilità, ma il fatto che vengano meno delle voci critiche è sicuramente negativo».
La pluralità di idee è nella stessa natura della Stella alpina, come si vede su Benko, ma alla domanda se l’ala sociale non abbia sperato che i benkiani facessero una propria lista, Renzler risponde senza esitazioni. «Essendo un partito di raccolta noi siamo contenti che la nostra lista esprima diverse idee. La nostra forza è poi riuscire a trovare una sintesi». Per il resto Renzler si è augurato che «nella caotica situazione in cui versa Bolzano, si esprima continuità nell’amministrazione, proponendo persone esperte».
Quanto alla mobilità, la delega più importante nel pacchetto gestito da Kofler Peintner, «bisogna portare avanti grandi progetti — spiega l’assessora — a partire dalla circonvallazione della statale 12. Dobbiamo continuare a lavorare sulle corsie preferenziali e incentivare l’uso del trasporto pubblico, anche se devo dire che siamo giá molto bravi». Quanto a viale Trento una riapertura è impossibile perché sarebbe sempre intasata».