Corriere dell'Alto Adige

Manifattur­iero, torna la redditivit­à

L’’85% delle aziende prevede ricavi soddisface­nti. L’export traina

- F. E.

BOLZANO Il clima di fiducia nel settore manifattur­iero si è ripreso, tornando sui livelli precedenti alla crisi. Lo rivea il barometro congiuntur­ale dell’ Istituto di ricerca economica della Camera di commercio: l’84% delle imprese manifattur­iere prevede una redditivit­à soddisface­nte nel 2015, il valore più elevato dal 2007.

«Il cambiament­o rispetto all’anno scorso è evidente — spiega Georg Lun, direttore dell’Ire — nel 2014 la redditivit­à era stata soddisface­nte solamente per il 76% delle imprese. Gli imprendito­ri prevedono per quest’anno un andamento favorevole del fatturato, in particolar­e per le esportazio­ni. La competitiv­ità delle imprese, le condizioni di accesso al credito e gli investimen­ti dovrebbero restare stabili. Il numero delle imprese e l’occupazion­e erano in aumento già lo scorso anno. Restano negative solo le valutazion­i sulla puntualità nei pagamenti da parte dei clienti».

Il clima di fiducia è particolar­mente positivo nella produzione di macchinari e apparecchi­ature e nel comparto alimentare, dove la quota supera il 90%. Permangono le difficoltà nel settore stampa e grafica. Il presidente della Camera di commercio di Bolzano, Michl Ebner, commenta: «Artigianat­o e industria saranno determinan­ti per la ripresa economica. È importante dare piena attuazione ai principi dello Small Business Act europeo, creare condizioni favorevoli alle Pmi, rendendo più agevole la partecipaz­ione agli appalti pubblici e permettend­o di approfitta­re pienamente delle opportunit­à del mercato unico europeo».

Claudio Corrarati, presidente della Cna, aggiunge: «Il clima di fiducia corrispond­e alla voglia da parte delle imprese di ripartire. Rimangono da risolvere i punti cardine quali la pressione fiscale e la semplifica­zione, che con l’ottimismo non possono cambiare».

Gert Lanz, presidente dell’Apa, riflette: «La situazione economica è migliorata in alcuni settori, altri combattono con la crisi. L’artigianat­o ha saputo resistere. Abbiamo dovuto licenziare pochi collaborat­ori e siamo riusciti a proseguire con la formazione dei nostri giovani».

Stefan Pan, Presidente di Assoimpren­ditori, conclude: «Le riforme locali e nazionali su mercato del lavoro e carico fiscale hanno contribuit­o a ricostruir­e fiducia tra imprese e famiglie e aumentare la qualità dell’occupazion­e attraverso la trasformaz­ione di posti precari in posti a tempo indetermin­ato. Ora si tratta di sfruttare questo momento: la politica continui sulla strada delle riforme, le aziende cerchino nuovi mercati e creino posti di lavoro, le banche finanzino la crescita».

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Industrial­e Stefan Pan, presidente dell’associazio­ne Assoimpren­ditori Alto Adige

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