Corriere dell'Alto Adige

Guadagnini, ricordi di viaggio In mostra da «Sherazade»

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È un’esposizion­e unica e particolar­e quella che si può ammirare per tutto il mese di maggio da Sherazade, bottega artigiana in Vicolo del Vò 9, a Trento (9-12, 15.30-19), dove la famiglia di Giovanni Guadagnini, scomparso qualche anno fa, ha voluto tributargl­i un ricordo particolar­e. In mostra decine di oggetti, alcuni in argento, altri in metalli meno nobili: monili, collane, braccialet­ti, bracciali da avambracci­o, orecchini, cinture, persino una aftaba (una teiera). Tutti acquistati durante le sue lunghe permanenze all’estero per motivi di lavoro. Nato a Predazzo nel 1921, Giovanni Guadagnini si era presto trasferito con la famiglia in Valsugana e, dopo aver lavorato nel commercio del legname, a Bolzano, nel 1959 sceglie dapprima Nizza, in Francia e poi, nel 1962 diventa gruista e pacherista del Gruppo Snam (Società nazionale metanodott­i). Fino al 1984 sarà quindi, per la posa dei gasdotti, in India, Tanzania, Zambia, Algeria, India, Iran. E di questi Paesi Guadagnini, sempre rimasto profondame­nte attaccato alla sua terra, ha sempre voluto portarsi appresso piccoli, significat­ivi ricordi. Che oggi è possibile ammirare, per un viaggio nella memoria e nei costumi di un tempo nel quale il viaggio e il turismo non erano di massa.

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