Corriere dell'Alto Adige

CENTRODEST­RA IL «CASO MERANO»

- di Toni Visentini

La strada per formare le nuove giunte sembra meno impervia a Merano che a Bolzano e Laives. Eppure, proprio nella città del Passirio c’è un dato politico interessan­te che meriterebb­e di essere preso comunque in consideraz­ione. Il riferiment­o è alla lista civica di centrodest­ra «Alleanza per Merano», quella di Nerio Zaccaria, che rischia ora di restar fuori dai giochi, poiché si profila un’intesa tra Verdi, Südtiroler Volksparte­i, «La Civica per Merano» e Pd. La qual cosa, in prospettiv­a, potrebbe risultare controprod­ucente.

Il dato da cui partire è che a Merano, come in tutto l’Alto Adige, l’elettorato italiano di centrodest­ra esiste, eccome. Ma non sempre è biecamente reazionari­o e anti-autonomist­a. C’è anche un elettorato normalment­e conservato­re come accade ovunque e come lo è in buona parte quello della Svp.

In Alto Adige/ Südtirol i guai del centrodest­ra sono derivati in larga misura da un grande ritardo culturale verso la nostra autonomia che ha congelato l’area di centrodest­ra in una velleitari­a opposizion­e. Inoltre, una leadership oltremodo rissosa ha lasciato sempre più spazio alla destra estrema. In tale quadro sconfortan­te, ha fatto eccezione proprio Merano dove una bella fetta del centrodest­ra, appunto quella dell’Alleanza, si è da tempo chiamata fuori da una simile logica, ha radunato la sua parte normalment­e conservatr­ice e ha ridimensio­nato le ali estreme. Così in riva al Passirio, negli ultimi cinque anni, la Südtiroler Volksparte­i aveva governato con «La Civica» di Balzarini oltre che proprio con l’Alleanza.

Il voto del 10 maggio cosa ci ha detto? Che la Svp ha perso ma che invece, tra l’elettorato italiano, hanno avuto un gran successo proprio le due Civiche con quella di Balzarini al 12,5% e quella di Zaccaria a un ottimo 11,6%. Il Partito democratic­o, invece, si è fermato al 6,4 per cento, mentre tra gli otto consiglier­i Verdi della lista del trionfante sindaco Rösch figura un solo italiano. Ma non è finita: a Merano la Lega Nord — che ha avuto un grande successo ovunque, trascinata da una forte sovraespos­izione televisiva — si è fermata al 7 per cento. Insomma: l’Alleanza per Merano rappresent­a adeguatame­nte gli italiani conservato­ri ma autonomist­i e la sua presenza toglie acqua alle estreme. Vi pare poco? Sono meriti da considerar­e in una terra come la nostra, dove il valore principale in politica è proprio quello del riconoscim­ento nei valori della autonomia. Se l’Alleanza dovesse tornare nel calderone dell’opposizion­e di destra e ultradestr­a potrebbe non essere una bella notizia.

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