CENTRODESTRA IL «CASO MERANO»
La strada per formare le nuove giunte sembra meno impervia a Merano che a Bolzano e Laives. Eppure, proprio nella città del Passirio c’è un dato politico interessante che meriterebbe di essere preso comunque in considerazione. Il riferimento è alla lista civica di centrodestra «Alleanza per Merano», quella di Nerio Zaccaria, che rischia ora di restar fuori dai giochi, poiché si profila un’intesa tra Verdi, Südtiroler Volkspartei, «La Civica per Merano» e Pd. La qual cosa, in prospettiva, potrebbe risultare controproducente.
Il dato da cui partire è che a Merano, come in tutto l’Alto Adige, l’elettorato italiano di centrodestra esiste, eccome. Ma non sempre è biecamente reazionario e anti-autonomista. C’è anche un elettorato normalmente conservatore come accade ovunque e come lo è in buona parte quello della Svp.
In Alto Adige/ Südtirol i guai del centrodestra sono derivati in larga misura da un grande ritardo culturale verso la nostra autonomia che ha congelato l’area di centrodestra in una velleitaria opposizione. Inoltre, una leadership oltremodo rissosa ha lasciato sempre più spazio alla destra estrema. In tale quadro sconfortante, ha fatto eccezione proprio Merano dove una bella fetta del centrodestra, appunto quella dell’Alleanza, si è da tempo chiamata fuori da una simile logica, ha radunato la sua parte normalmente conservatrice e ha ridimensionato le ali estreme. Così in riva al Passirio, negli ultimi cinque anni, la Südtiroler Volkspartei aveva governato con «La Civica» di Balzarini oltre che proprio con l’Alleanza.
Il voto del 10 maggio cosa ci ha detto? Che la Svp ha perso ma che invece, tra l’elettorato italiano, hanno avuto un gran successo proprio le due Civiche con quella di Balzarini al 12,5% e quella di Zaccaria a un ottimo 11,6%. Il Partito democratico, invece, si è fermato al 6,4 per cento, mentre tra gli otto consiglieri Verdi della lista del trionfante sindaco Rösch figura un solo italiano. Ma non è finita: a Merano la Lega Nord — che ha avuto un grande successo ovunque, trascinata da una forte sovraesposizione televisiva — si è fermata al 7 per cento. Insomma: l’Alleanza per Merano rappresenta adeguatamente gli italiani conservatori ma autonomisti e la sua presenza toglie acqua alle estreme. Vi pare poco? Sono meriti da considerare in una terra come la nostra, dove il valore principale in politica è proprio quello del riconoscimento nei valori della autonomia. Se l’Alleanza dovesse tornare nel calderone dell’opposizione di destra e ultradestra potrebbe non essere una bella notizia.