Ladurner Ambiente diventa «cinese»
L’impresa cede il 75% e si lancia sul mercato asiatico. Garanzie per i dipendenti
Ladurner Ambiente parlerà cinese, ma manterrà la sede a Bolzano e gli attuali 190 dipendenti. Ieri la Ladurner Finance, azionista di maggioranza, ha siglato la lettera di intenti per la cessione del 75% di Ladurner Ambiente Spa, leader in Italia nel settore ambiente, al colosso cinese Zoomlion e al fondo Mandarin. L’operazione costerà 75 milioni di euro. «Puntiamo sul mercato asiatico», ha detto Lukas Ladurner.
BOLZANO Ladurner Ambiente parlerà cinese, sarà quotata alle Borse di Hong Kong e Shanghai e manterrà la sede a Bolzano e gli attuali 190 dipendenti.
L’azienda bolzanina, nata nel 1990, ricavi 2014 a quota 60 milioni di euro, è leader in Italia nel settore ambientale, attiva nella costruzione e gestione di impianti per il trattamento dei rifiuti e la produzione di energia da rifiuti e da biomasse agricole, impianti e macchinari per il trattamento delle acque reflue civili ed industriali. Ieri la Ladurner Finance, presieduta da Lukas Ladurner, ha siglato la lettera di intenti per la cessione del 75% di Ladurner Ambiente Spa al colosso cinese Zoomlion Heavy Industry Science and Technology, al prezzo di 75 milioni di euro.
Zoomlion è un azienda da 4,2 miliardi di dollari, la più grande società di produzione di macchinari della Repubblica Popolare Cinese, la settima al mondo, quotata alle Borse di Shanghai e Hong Kong. Nel settore ambientale, copre il 50% del mercato cinese. Zoomlion acquisirà direttamente il 57% di Ladurner, mentre il rimanente 18% sarà acquisito da Mandarin capital partners, fondo di private equity che supporta i collegamenti tra aziende europee e partner cinesi, con basi a Milano, Francoforte, Pechino e Shanghai. I 75 milioni di euro verranno impiegati non solo per l’acquisto, ma anche per un aumento di capitale di Ladurner Ambiente. L’affare verrà definito nei prossimi tre mesi, previo anche l’assenso dell’Antitrust, e si concluderà entro l’anno.
Ladurner Ambiente, partner dello stand Südtirol all’Expo di Milano, attualmente è controllata da Ladurner Finance per il 63,87%, la Finanziaria Trentina ha il 13,93%, il fondo Igi ha il 13,52%. Quote minori sono di Ladurner Group (3,53%), AB Invest (0,44%), Ecopartner (0,44%) e azioni proprie (4,27%). Non è ancora stato definito chi degli azionisti venderà le quote. La famiglia Ladurner, di Tirolo, intende rimanere, pur se solo con il 25%. «L’operazione doterà la società delle risorse necessarie per sviluppo e internazionalizzazione — spiega una nota di Ladurner Finance —. Ladurner Ambiente, nel piano 2015-2020 prevede investimenti in regime di Ppp per diventare il primo operatore privato nazionale nella produzione di biogas e biometano da rifiuti umidi. Prevede entro il 2020 una forte internazionalizzazione del business con focus nell’aria euroasiatica, partendo dalla Cina, paese fortemente impegnato nella risoluzione dei problemi ambientali ed in particolare nel settore del Waste to Energy, trattamento dei rifiuti e delle acque e bonifiche ambientali. Da qui la scelta di puntare all’alleanza con Zoomlion, per diventare uno dei maggiori operatori del mercato asiatico mutuando le esperienze italiane di Ppp».
Il presidente Lukas Ladurner aggiunge: «Per far fronte alle esigenze dettate dal forte potenziale e dalla veloce crescita del mercato, abbiamo cercato un partner con forte esperienza internazionale e con una spiccata visione industriale. Questa operazione consentirà di mantenere ed incrementare lo sviluppo del mercato italiano ed europeo oltre che ad incrementare il mercato internazionale». Nel 2010 Ladurner aveva «scalato» Greenvision Ambiente, inglobata nel 2012 prima del delisting dalla Borsa. Zoomlion in Italia controlla già la milanese Cifa.