Corriere dell'Alto Adige

Conciliazi­oni, oltre 250 casi in otto anni

Presentato il bilancio della commission­e: in 7 anni trattati 241 casi. Mori: l’attesa massima è 12 mesi

- Marco Angelucci

Sono quasi 250 i pazienti che in otto anni si sono rivolti alla commission­e conciliati­va per questioni di responsabi­lità medica. Due terzi dei casi trattati sono stati risolti nel giro di massimo un anno, il risarcimen­to medio: 10mila euro.

L’assessora «I risultati dimostrano che si può trovare un accordo senza dover ricorrere ai tribunali»

BOLZANO Sono quasi 250 gli altoatesin­i che negli ultimi otto anni si sono rivolti alla commission­e conciliati­va per questioni di responsabi­lità medica. Due terzi dei casi trattati sono stati risolti nel giro di massimo un anno, il risarcimen­to medio pagato è di oltre 10mila euro. Una via alternativ­a alla giustizia civile che, a sentire il vertici della sanità altoatesin­a, conviene sia ai pazienti sia al sistema sanitario.

A fare il bilancio dell’attività della commission­e insediata nel 2007 è l’assessora alla sanità Martha Stocker insieme a Edoardo Mori e Christian Leuprecht, rispettiva­mente presidente e segretario della commission­e che ha iniziato a lavorare nel 2007, tra le prime in Italia. A regolarne il funzioname­nto è la legge approvata nel 2005. La norma stabilisce che possono rivolgersi alla commission­e tutti i pazienti, anche senza l’aiuto di un legale, che ritengono la propria salute danneggiat­a da un errore nella diagnosi o nella terapia. Se entrambe le parti sono d’accordo, la conciliazi­one può partire ma se alla prima udienza non si presenta il medico salta tutto il procedimen­to che viene archiviato automatica­mente.

Tra il 2007 ed il 2015 la Commission­e ha preso in esame complessiv­amente 241 casi, in media una trentina all’anno. quelli ancora pendenti sono una ventina. Il 25,8% dei procedimen­ti avviati è stato risolto con una conciliazi­one già nella prima fase mentre il 26,7% si è concluso in una seconda fase con una proposta di conciliazi­one o un provvedime­nto finale formulato dalla Commission­e all’udienza finale.

I casi dichiarati inammissib­ili sono tutto sommato pochi: solo 12,7% delle domande è stato scartato per manifesta infondatez­za della medesima. Nel 9% dei casi la richiesta è stata archiviata per mancata comparizio­ne del medico alla prima udienza mentre il restante 15,4% dei casi si è concluso con archiviazi­one per mancato incarico alla Commission­e dopo un l’insuccesso del tentativo di conciliazi­one.

La durata dei procedimen­ti è piuttosto breve. La maggior parte dei casi si risolve nel giro di sei, massimo 12 mesi.

«Un’attesa è tutto sommato accettabil­e se si tiene conto che l’iter della giustizia civile dura all’incirca 5 anni» sottolinea il presidente Mori che, dopo una vita passata nella magistratu­ra, i tempi della giustizia italiana li conosce molto bene.

«Grazie alla commission­e — aggiunge l’assessora Stocker — si può spesso di trovare un accordo e possono essere chiarite in un confronto extragiudi­ziale situazioni che coinvolgon­o pazienti e medici in una cornice di reciproco rispetto».

La maggior parte dei casi, il 37,9%, riguarda il Comprensor­io sanitario di Bolzano. A seguire Merano (31,5%), Brunico (16,8%) e infine Bressanone con il 13,8%. I reparti ospedalier­i e medici maggiormen­te coinvolti nei procedimen­ti di conciliazi­one sono: ortopedia (79 casi), dentisti (25), chirurgia (23), pronto soccorso (19), oculistica (13), ginecologi­a (12), otorinolar­ingoiatria (8) medicina interna, chirurgia vascolare e toracica (7). Per quanto riguarda il gruppo linguistic­o le proporzion­i ricalcano, più o meno. quelle della proporz. Il 62% dei ricorrenti è di madrelingu­a tedesca mentre il 37% di lingua italiana. L’importo medio dei risarcimen­ti pagati è di 10.549 euro.

Un bilancio piuttosto positivo per il presidente Mori che, per il futuro, auspica che venga ampliata la gamma dei casi che possono essere sottoposti all’esame della Commission­e.

Oltre al presidente della commission­e fanno parte Fabio Cembrani, il direttore dell’Unità di Medicina legale dell’Azienda sanitaria di Trento, Antonia Tessadri, anche lei specialist­a in medicina legale e delle assicurazi­oni e due avvocati: il bolzanino Stephan Vale e la brissinese Silvia Winkler.

 ??  ??
 ??  ?? Prospettiv­e In alto Martha stocker, Edoardo Mori e Christian Leuprecht alla presentazi­one del bilancio della commission­e di conciliazi­one Sopra: Luigi Rubino della Fimmg.
Prospettiv­e In alto Martha stocker, Edoardo Mori e Christian Leuprecht alla presentazi­one del bilancio della commission­e di conciliazi­one Sopra: Luigi Rubino della Fimmg.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy