Hashish nell’auto Due giovani presi e già scarcerati
Blitz della Polstrada a Verona. Due bolzanini già scarcerati. «La droga non è nostra»
BOLZANO Fermati durante un controllo dalla polizia stradale a Verona, sull’A22, sono stati trovati in possesso di ben 20 chili di hashish: tre amici, tutti di origine albanese ma residenti in Trentino Alto Adige, sono stati arrestati con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’arresto era avvenuto nel fine settimana, e ieri si è svolta l’udienza di convalida presso il carcere di Montorio: due giovani residenti a Bolzano, e difesi dall’avvocato Nicola Nettis, sono stati scarcerati, dopo che il terzo membro del gruppo, residente in Val di Fiemme, si era assunto la completa responsabilità della detenzione della droga.
I fatti risalgono a venerdì scorso. Un giovane cittadino della Val di Fiemme parte in auto da casa sua in Trentino ed arriva a Bolzano per prelevare i due amici, un ragazzo e una ragazza, di 28 e 26 anni. Il gruppetto ha in programma — come hanno spiegato ieri davanti al giudice — una gita nella zona di Verona, per effettuare alcuni acquisti in un centro commerciale. Una volta giunti a destinazione, i due bolzanini — S.I. e P.A. le loro iniziali — sono rimasti nel centro commerciale a fare shopping, mentre il loro amico, B. K., si sarebbe assentato per un paio d’ore. Proprio durante questa assenza, il giovane avrebbe acquistato la droga, nascondendola in auto.
Appena entrati in autostrada a Verona, poi, i tre amici erano stati fermati dalla Polstrada. Gli agenti hanno controllato a fondo l’auto, trovando la droga: i panetti di hashish erano stati nascosti in una batteria. Alla fine gli agenti hanno pesato la droga sequestrata: ben 20 chili. I due bolzanini hanno raccontato ieri al giudice che erano all’oscuro del fatto che l’auto trasportasse droga. La ragazza, P. A., aveva però in tasca ben 8mila euro in contanti. Il sospetto degli inquirenti era che quei soldi sarebbero poi serviti a pagare all’amico trentino una parte della droga: la donna ha invece affermato che si trattava di soldi che aveva portato con sé per acquisti poi non effettuati al centro commerciale. Il giudice ha confermato la detenzione in carcere solo per il giovane residente in Val di Fiemme.