Ecosociali, pronto il «decalogo» Domani il vertice
Domani il vertice. Gallo: la priorità è riaprire il confronto sui fondi con Kompatscher
Gli ecosociali redigono la lista delle richieste in vista del vertice di domani.
BOLZANO Spostare il confronto dalla tattica politica ai progetti concreti. Questa l’intenzione degli ecosociali, che in vista del vertice di domani (ore 18 in sala giunta) con Pd e Svp hanno messo a punto un «decalogo» di richieste. «Rimango pessimista — afferma la candidata sindaca Cecilia Stefanelli — ma almeno vedremo se c’è davvero la volontà di arrivare a un programma condiviso».
Di seguito, una sintesi. Il primo punto, anche perché le scadenze incombono, rimane il progetto Benko. «Per faree un referendum vero bisognerebbe cambiare lo statuto — avverte Stefanelli — e una consultazione “farlocca” non è una soluzione». La richiesta degli ecosociali a Pd-Svp è ambiziosa: mettere assieme nel nuovo consiglio una maggioranza in grado di votare no alla delibera, promuovere la cancellazione della norma (articolo 55 quinquies) e nel frattempo sancire una moratoria sulle nuove proposte che arriveranno, a partire da «South Point» in via Galilei.
Il secondo punto è un secco no a esternalizzazioni e privatizzazioni, con l’impegno a rivedere le convenzioni giù in essere. La terza richiesta è la ridiscussione con la Provincia dell’accordo sui finanziamenti ai Comuni. «Per me è la vera priorità — sostiene Luigi Gallo —. Dobbiamo fare tutti autocritica, me compreso, su quell’accordo, i cui effetti si sono sommati ai tagli del governo Monti. Inutile negarlo: con l’abolizione della vecchia pro capite Kompatscher ha favorito i piccoli Comuni, e se non avessimo congelato l’applicazione delle nuove regole, il bilancio del capoluogo sarebbe saltato. La Svp insiste sulla riduzione delle tasse? Solo ridiscutendo l’intesa sui fondi è possibile arrivare all’obiettivo».
Rimanendo in tema fisco, l’ala rosso-verde chiede che l’attuale gettito incassato dal Comune non venga ridotto (così da tutelare i servizi), ma semmai che vengano rimodulate tariffe e aliquote per favorire i redditi più bassi. In quest’ottica, sgravi sui tributi comunali vengono proposti anche per chi aprirà attività in zone «desertificate» come Casanova o Aslago. «La riduzione di Imi e addizionale Irpef come promessa da Pd e Svp porterebbe a un ammanco di 12 milioni all’anno» ricorda Gallo.
Altra richiesta degli ecosociali è la riorganizzazione dell’Assb, con la creazione di un comitato di gestione aperto a rappresentanti di lavoratori, famiglie e terzo settore. Capitolo sicurezza: no all’idea di «vigili sceriffi», sì a una revisione del regolamento di polizia municipale che preveda anche formazione specifica su gestione di conflitti e assistenza alle vittime. I rosso-verdi chiedono anche di rafforzare nei quartieri la rete anti-violenza. Sulla mobilità gli ecosociali vogliono risorse per il trascorso pubblico, con nuove corsie preferenziali e più linee di bus, compreso un «night-liner» dedicato ai giovani. Infine c’è la richiesta di proseguire il percorso sui diritti civili.
Intanto Spagnolli prova a sdrammatizzare sulle trattative pubblicando una sua foto mentre fa la spesa tra i banchi di piazza Vittoria. «L’unico mercato che apprezzo è quello della gente comune, non quello delle poltrone politiche — scrive —. Nei miei colloqui noto che l’esigenza di dare a Bolzano un governo stabile sta prevalendo rispetto a chi spera nello sfascio, come i grillini».
Stefanelli «Rimango pessimista, ma almeno proviamo a spostare il dialogo su temi concreti»