Dieci ripartizioni e trenta uffici vanno eliminati entro il 2017
BOLZANO L’assessora al personale Waltraud Deeg ha ereditato dal suo predecessore Thomas Widmann un piano per la riduzione del personale provinciale. Attualmente i dipendenti pubblici in Alto Adige — intesi come provinciali, comunali e statali — sono più di 40mila di cui oltre il 10% (4.200 persone) lavora alle dirette dipendenze della Provincia. Un vero e proprio esercito che opera in tutti i settori e che, almeno secondo l’attuale giunta, ha urgente bisogno di essere riorganizzato. Nel 2013 Widmann aveva presentato un piano in due step. La prima tappa è quasi conclusa e prevedeva la riduzione del personale provinciale di 500 unità entro il 2015 applicando il principio di una sostituzione ogni tre pensionamenti. Altro punto fondamentale era lo snellimento della macchina amministrativa che doveva portare al taglio di 10 ripartizioni entro il 2017. Sempre entro il 2017 l’obiettivo era di ridurre il numero di uffici da 190 a 160. Da quando Waltraud Deeg ha preso in mano la delega sul personale si è concentrata sull’approvazione della nuova legge che ha introdotto il principio della mobilità obbligatoria entro i cinquanta chilometri. In questo modo trasferire i dipendenti da un servizio all’altro sarà meno difficile che in passato e ciò consentirà alla Provincia di avere un maggior margine di manovra. Ora che il nuovo ordinamento è stato portato a casa l’assessora ha intenzione di stringere i tempi per arrivare alla legge che riformerà la macchina amministrativa provinciale. Ogni ripartizione è stata incaricata di elaborare un piano dell’attività individuando le risorse necessarie. Sarà questa la base su cui lavorare per ridefinire compiti e suddivisione degli uffici, poi si cercherà il confronto con le organizzazioni sindacali.