Pellegrinaggio a Monte Maria Commozione per Anton Mair
BOLZANO Un centinaio di religiosi e religiose hanno aderito all’invito del vescovo Ivo Muser e sono giunti in pellegrinaggio all’abbazia di Monte Maria. Il pellegrinaggio si pone nell’ambito dell’«Anno della vita consacrata», indetto da Papa Francesco. Durante la celebrazione della S. Messa nell’abbazia di Monte Maria, all’offertorio sono stati portati sull’altare gli aspetti fondamentali delle comunità religiose: oltre al pane e al vino, una Bibbia, alimento per ogni credente; un mappamondo che fa ricordare che Dio chiama uomini provenienti da tutte le nazioni e allo stesso tempo dovrebbe richiamare alle parole di Gesù «Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo a ogni creatura». In seguito sono stati posti sull’altare un mazzo di fiori, simbolo della ricchezza e della diversità delle comunità religiose presenti nella Diocesi di Bolzano- Bressanone e una perla che ricorda il racconto biblico della perla preziosa come ringraziamento per i giubilari. Nel corso dell’omelia il vescovo Ivo Muser si è posto la domanda sul significato del concetto «vita consacrata». «Consacrare la mia vita a Dio significa: coinvolgo Dio in tutti gli aspetti della mia vita, nel lavoro e nel tempo libero, nelle scelte importanti e nei rapporti che vivo; metto Dio al centro della mia vita.» Questo coinvolgimento di Dio nella propria vita non è soltanto un diritto esclusivo dei religiosi, ma è vocazione di tutti i cristiani, ha detto Muser. Proprio ieri, suscitando grande commozione in Diocesi, si è spento all’età di 79 anni don Anton Mair am Tinkhof, responsabile per la pastorale del turismo e dei pellegrinaggi presso la Curia vescovile di Bolzano. Anton Mair am Tinkhof era nato l’8 novembre 1935 a Selva dei Molini . Dal 1969 ha svolto l’incarico di cappellano presso la Scuola «Laimburg».