Il messaggio della mamma di Roberto «Sei qui con noi, tienici per mano»
Incidente di Lasino, ieri i funerali del centauro. L’invito di don Berti
MADRANO «Dobbiamo pensare alle nostre responsabilità davanti alla vita e agli strumenti che il Signore ci mette a disposizione per renderla più bella. Strumenti che possono anche farcela perdere e farla perdere ad altri».
Roberto Sartori poteva contare su tanti strumenti che rendevano bella la sua vita: una famiglia che lo amava, una compagna, tanti amici e un bolide a due ruote. È stando seduto in sella ad esso che ha perso tutto e tutti hanno perso lui. Roberto Sartori è deceduto nello scontro avvenuto mercoledì sera a Lasino quando la traiettoria della sua Suzuki 600 ha incrociato quella della Lancia Y sulla quale viaggiava il 20enne Marco Fedrigoni. Due vite interrotte in un istante sena una ragione. Le parole di don Marco Berti, pronunciate ieri durante alle esequie, non possono da sole consolare papà Italo, mamma Silvana e i fratelli di Roberto, Michele e Monica, ma possono far riflettere le centinaia di persone che ieri hanno invaso Madrano e riempito la piccola chiesa parrocchiale del borgo, il piazzale antistante e l’intero perimetro dell’edificio per salutarlo un’ultima volta. I pochi posteggi del borgo vengono occupati in breve tempo e le auto sono abbandonate sopra il marciapiede e lungo le strade, giù, fino a Canzolino. Un semaforo mobile regola il traffico sulla strettoia di via d’Oltrefersina. «Se cerchiamo delle risposte da soli troviamo solo amarezza ma davanti al Signore possiamo ricevere una parola» spiega il decano che poi aggiunge: «Gesù non risolve i problemi come avesse la bacchetta magica ma condividendo i momenti della nostra vita, sia quelli belli sia quelli brutti, anche la morte». Risposte che per essere esaustive richiedono fede, quella a cui si affida mamma Silvana: «Roberto, tienici per mano in questo momento di dolore. Tu ci sei, ci sei, ci sei e il nostro amore non può finire disperso nel nulla».