Corriere dell'Alto Adige

L’AUSTRIA BALLA TRA ROSSO E BLU

- di Toni Visentini

Immaginate­vi che nella rossa Toscana, dopo elezioni non andate troppo bene ma pur rimanendo partito di maggioranz­a relativa, il Pd decidesse di fare una giunta con la Lega Nord di Matteo Salvini. Impossibil­e, direte voi. Certo, eppure nella vicina Austria sta succedendo qualcosa di simile nel Burgenland, tradiziona­le baluardo rosso dei socialisti Spö.

Poche settimane fa, si sono svolte le elezioni nei Länder di Stiria e Burgenland, entrambi governati da una Grosse Koalition, cioè con un’alleanza dei due grandi partiti tradiziona­li, i popolari Övp, detti anche i «neri» per il colore che li contraddis­tingue, e i «rossi» socialdemo­cratici Spö Ebbene: nonostante gli austriaci sprizzino soddisfazi­one e ottimismo per la loro situazione economico-sociale, le due formazioni politiche hanno preso una sonora bastonata alle elezioni, venendo quasi raggiunti nei consensi dai «liberali» della Fpö. È il partito «blu» che venne alla ribalta con il suo leader populista Jörg Haider il quale nel 1986 : tra proteste interne e internazio­nali — divenne persino vicecancel­liere a fianco del popolare e «nero» Franz Vranitzky. Dopo la tragica scomparsa di Haider qualche anno fa e nonostante un bel po’ di scandali, i «blu» sono comunque rimasti a galla e ultimament­e hanno ripreso fiato. Il loro è un populismo esasperato, con evidenti venature xenofobe che stanno però pagando nell’attuale periodo così convulso. In Stiria e in Burgenland la Fpö ha infatti trionfato sotto la guida di HeinzChris­tian Strache, una sorta di Matteo Salvini senza barba e in giacca e cravatta. Ma che dice — seppure con toni un po’ meno sopra le righe del nostro — le stesse cose di Salvini. È, insomma, un sobillator­e degli animi più smarriti, uno che specula sulle grandi paure della nostra epoca, a partire dall’ondata immigrator­ia provocata dalle guerre e dalla miseria. L’austriaco medio, soprattutt­o i ceti più popolari, hanno dato retta a Strache che, come tutti populisti, ha risposte banalmente semplici anche per problemi complessi come sono appunto quelli dell’esodo dal sud del mondo. Troppi immigrati? Chiudiamo i confini e basta. Non bastasse, allo smarriment­o degli animi sembra aggiungers­i, dopo il voto, anche lo smarriment­o della politica: i socialisti si apprestano a governare con i «blu» in Burgenland, mentre in Stiria i popolari — che restano partito di maggioranz­a relativa — rischiano di rompere la Grosse Koalition scaricando i socialisti e imbarcando a loro volta i «blu». Insomma, da noi la politica sarà anche malata, ma neppure in Austria sta troppo bene.

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