Nuova giunta, braccio di ferro sulle tasse
Vertice affollato in municipio. Steger: piano serio per ridurre le aliquote. Gallo-Stefanelli: tutela dei servizi
Spagnolli fiducioso «Non so se ce la faremo, ma abbiamo accertato la volontà di arrivare al risultato»
BOLZANO Il dialogo è stato avviato: all’uscita c’erano più sorrisi che musi lunghi, e oggi si ritroverà il neonato «gruppo di lavoro». Ma le differenze di visione, per ora, rimangono tutte. Soprattutto sul tema delle tasse, che anche ieri ha visto platealmente contrapposti i rappresentanti di Svp e ecosociali. Questo, in sintesi, il riassunto del primo vertice tra partiti in vista della formazione della nuova giunta comunale.
L’appuntamento è per le 18 in sala giunta. Alla spicciolata, arrivano gli esponenti di Pd, Svp e ecosociali. A fare impressione è il numero di invitati: in totale si ritrovano in 25, tanto che lo stesso Spagnolli deve recuperare qualche sedia dai corridoi per non lasciare gente in piedi. Quella dei democratici è una delegazione da record: con Spagnolli ecco Lilliana Di Fede, Carlo Costa, Christian Tommasini, Roberto Bizzo, Mauro Randi, Sergio Bonagura, Sandro Repetto, Monica Franch, Silvano Baratta. Non da meno gli ecosociali: con Cecilia Stefanelli ci sono Brigitte Foppa, Tobe Planer, Guido Margheri e addirittura 4 esponenti di Rifondazione (Luigi Gallo, Anna Maria Molin, Fabio Visentin e Lorenzo Vianini). Più snella la delegazione Svp (Dieter Steger, Klaus Ladinser, Judith Peintner e Markus Mattivi). Ma ci sono pure Claudio Della Ratta, Rudy Benedikter e Matteo Bonvicini. Quasi un esercito: fosse una seduta di consiglio, ci sarebbe il numero legale.
Gli ecosociali hanno portato un «decalogo» di richieste. Ma solo da oggi verranno esaminate, nel «gruppo di lavoro» ristretto. Ieri si è partiti dalla cornice. Spagnolli rivendica la bontà della sua strategia. «Non ho fatto alcuna svolta a destra — esordisce —, semmai con la Civica ho provato a intercettare una parte di città che non ci votava. E solo grazie ai tre seggi della Civica oggi abbiamo i numeri per provare a rimettere assieme la vecchia coalizione». Steger ribadisce il no alla destra nazionalista, ma chiede una giunta «amica della città» e rispetto per la «pancia moderata» della Svp. Gli ecosociali provano a partire con le richieste, ma Spagnolli li stoppa: «Scusate — interviene — prima di passare ai singoli punti, io voglio capire se c’è davvero la volontà di arrivare al risultato». Cioè fare la giunta insieme. Stefanelli obietta che il problema nasce dal sindaco, che ha presentato un programma «di destra». «Non è vero» si inalbera Spagnolli.
Gallo appare tutt’altro che morbido: «I punti che hanno portato alla rottura non possono essere rimossi: dall’urbanistica al bilancio, ci sono diversi motivi per cui ci siamo presentati divisi alle elezioni». Spagnolli prova a minimizzare: «La causa della rottura non è Benko, ma il fatto che io ho messo in piedi la mia Civica». Gli ecosociali dissentono: Margheri parla di «rospi», Di Fede e Costa provano a mediare. Ma il vero scontro è sulle tasse. «Tutti vorremmo tagliarle — incalza Gallo — ma mi spiegate dove troviamo i 12 milioni che servono per portare al minimo le aliquote Imi e cancellare l’addizionale Irpef? Non certo tagliando i servizi». Steger reagisce: «Se la mettete su questo piano, tanto vale andare a casa». E poi precisa: «Saremo in grado di presentare una proposta credibile per ridurre le aliquote». Dopo due ore, le parti si danno appuntamento a oggi.
Stefanelli è perplessa: «Non posso dire di essere più ottimista di prima, visto che non siamo ancora entrati nel merito». Ma Spagnolli, su Facebook, è fiducioso. «Com’è andata? Direi così: clima disteso, dialogo positivo, nel tentativo di costruire un’alleanza tra centrosinistra e Svp che prosegua il percorso già intrapreso, perché convinti di volerlo fare. La destra va a governare cavalcando il populismo: noi non ne siamo capaci. Accertata la disponibilità condivisa di avviare un dialogo a tale scopo, abbiamo deciso di costituire un gruppo di lavoro per creare un programma e provare a condividerlo. Ci riusciremo? Non lo so, ma ce la metteremo tutta».