Cooperazione transfrontaliera Le esperienze europee fanno scuola
BOLZANO Quali possono essere gli obiettivi della cooperazione? Che prospettive vantaggiose ne possono derivare? Quali, invece, gli aspetti più problematici? A queste e ad altre domande ha provato a rispondere il workshop organizzato dall’Accademia Europea di Bolzano dal titolo «Comparing experiences of Cross - border science regions: EGTCs and other forms of transational networks». Durante l’incontro, alla presenza di numerosi relatori di caratura internazionale, sono stati esposti alcuni casi di cooperazione transfrontaliera, con una valutazione costi benefici e analizzando specifici progetti realizzati in ambito accademico ma non solo.
«Il workshop si propone di valutare diverse esperienze di cooperazione che implementano o pensano di implementare la loro collaborazione attraverso concreti strumenti legali» spiega Carolin Zwilling, organizzatrice dell’evento e ricercatrice dell’Istituto per gli studi sul federalismo e il regionalismo dell’accademia. «Le presentazioni si focalizzano sulla dimensione interna ed esterna della cooperazione secondo alcune linee guide da noi proposte, anche al fine di poter effettuare una comparazione».
Dopo i saluti di rito del presidente dell’Accademia Europa Werner Stuflesser, che ha definito «una questione cruciale» le modalità di cooperazione future e su larga scala, del rettore della Lub Konrad Bergmeister e del segretario generale dell’Eurgeio Matthias Fink, è stata la volta della presentazione dei casi in esame.
Mireia Canals ha portato all’attenzione dei relatori l’euroregione Pyrénées - Meditérranée, della quale è segretario generale. È poi seguita la pre- sentazione del progetto «European Campus», esempio di cooperazione all’interno della «Oberrhein region», che include gli atenei di cinque città di Germania, Francia e Svizzera. Ad esporre, i coordinatori Janosch Nieden e Nicole Savererschek. A chiudere la mattinata, un altro caso di coollaborazione tra atenei di diversi paesi: Lucienne Blessing, a capo della partnership, ha infatti presentato «UniGR», sodalizio tra gli atenei di Saarland, Liegi, Lussemburgo, Lorraine, Kaiserslautern e Trier. Dopo un momento di confronto dei diversi casi, alle 14 è stata invece la volta della tavola rotonda dal titolo «Esperienze europee a confronto: lezioni per la realtà locale?», moderata da Jens Woelk, docente di diritto costituzionale comparato presso l’università di Trento e ricercatore senior presso l’Accademia Europea.