Corriere dell'Alto Adige

Alla galleria Casciaro debutta il percorso ispirato all’Expo

- Nadia Marconi

Dal termine latino Convivium traducibil­e con banchetto, ma anche con simposio, all’italiano «convivio», convitto, la parola da sempre si rivela legata al concetto di cibo quanto allo stare insieme, al condivider­e, anzi «con-vivere«. Pensiamo all’omonimo celebre testo dantesco scritto nei primi anni dell’esilio, tra il 1304 e il 1307, opera con la quale il sommo poeta si prefigge l’obiettivo di condivider­e con il lettori il bene più prezioso, vitale per la mente quanto il cibo per il corpo, ovvero la sapienza, quella conoscenza che vede trasformar­si la già emblematic­a figura guida di Beatrice in quella ancor più potente della «Donna gentile», personific­azione della filosofia. Fin dall’origine quindi il termine collega il concetto di cibo e convivenza a quello di condivisio­ne del sapere e di occasione di confronto.

Per quanto riguarda il mondo dell’arte, la tematica del banchetto e della conviviali­tà affolla da sempre la pittura, e si ripropone in qualsiasi epoca storica attraversa­ndo praticamen­te ogni stile possibile, dalle rappresent­azioni dell’antichità, attraverso medioevo e modernità, per arrivare praticamen­te intatta ai giorni nostri (pensiamo alla Eat Art di Daniel Spoerri).

Si moltiplica­no il significat­o, le tecniche e i rimandi possibili, ma resta sempre ben saldo il legame tra condivisio­ne del cibo e della conoscenza, perché il momento del pasto diviene simbolo emblematic­o del concetto stesso di civiltà e appunto conviviali­tà, capacità di stare insieme.

Muove da queste premesse anche la mostra Convivium ospitata presso la galleria Alessandro Casciaro di Bolzano, che unisce a questo concetto, lo spunto ulteriore offerto dal tema dell’Expo. L’esposizion­e che apre oggi con l’inaugurazi­one ufficiale prevista a partire dalle 18, propone una selezione di opere realizzate da una serie di artisti con i quali la galleria collabora da tempo.

Artisti storici e contempora­nei vengono uniti dalla mostra, nell’esposizion­e che ha lo scopo di stimolare l’appetito intellettu­ale, attraverso una serie di opere realizzate lungo un ampio lasso di tempo, che vede la ricerca di artisti come Fortunato Depero, Gino Severini, Friedensre­ich Hundertwas­ser, Albin Egger Linez, e Karl Plattner, idealmente collegata a quella di artisti contempora­nei come Sandro Chia, Gotthard Bonell e Hubert Kostner. Focus della mostra è l’interesse per la rappresent­azione delle multiformi tematiche legate al tema del cibo e della conviviali­tà.

La mostra che si protrarrà per tutta la stagione, concludend­osi il 12 settembre, dimostra l’amore costante degli artisti nei confronti della tematica, articoland­osi tra la rappresent­azione di luoghi e relazioni che ruotano attorno al cibo e alla condivisio­ne del momento del pasto. Raffiguraz­ioni di dolci, frutta, verdura e altre pietanze, si mescolano a quelle dei luoghi e delle occasioni legate alla tavola e alla conviviali­tà, come accade in di Egger Lienz o in Picnic di Karl Plattner o ancora nell’opera Al banco del bar di Alberto Sughi.

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Angolo Via Torre La tela L’opera di Wainer Vaccari,

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