MARTA SUI TUBI
Ritorno alle origini
IMarta Sui Tubi delle origini si preparano a tornare nella città del Concilio in occasione della finale del Centro Musica Award. Il 21 giugno la band formata da Giovanni Gulino (voce), Carmelo Pipitone (chitarra) e Ivan Paolini (batteria) sarà di scena in piazza Fiera (ore 21) per presentare l’album di esordio Muscoli e Dei fresco di ristampa. L’opera prima dei Marta Sui Tubi ha portato i fondatori del gruppo a ripresentarsi nella formazione a tre separandosi dai compagni di viaggio Mattia Boschi (violoncello e basso) e Paolo Pischedda (tastiere e violino). Dal vivo eseguiranno integralmente l’album targato 2003, integrato dai brani dei successivi C’è gente che deve dormire (2005), Sushi & Coca (2008), Carne con gli occhi (2011) e Cinque, la luna e le spine (2013). L’ultima pubblicazione è la raccolta Salva Gente (2014), che contiene l’omonimo brano cantato in coppia con Franco Battiato. Tra le collaborazioni eccellenti dei Marta Sui Tubi spicca Cromatica in duetto con il grande Lucio Dalla, poco prima della sua scomparsa. Di questo atteso ritorno abbiamo parlato con il cantante e front-man Giovanni Gulino.
Cosa vi ha spinto a tornare alla formazione a tre?
«Premetto che non si tratta di un addio a Mattia e Paolo, ma è semplicemente una pausa. La direzione attuale della band è dettata dalla voglia di tornare a un sound più ruvido e minimale, che ci consente di esprimere al meglio l’attitudine di Muscoli e Dei a più di dieci anni dalla sua pubblicazione. Anche il prossimo capitolo discografico sarà a tre, ma non è escluso che si torni a collaborare in studio o in altre forme con Mattia e Paolo».
Dal vivo ci sarà una sezione speciale dedicata a «Muscoli e dei»?
«Trattandosi di un disco di undici canzoni che dura poco più di mezz’ora penso proprio che lo suoneremo integralmente. Per quanto riguarda il resto della scaletta ci piace sempre cambiare: La spesa, Vecchi difetti e L’abbandono saranno proposte in nuove versioni in modo da non annoiare mai il pubblico. Poi qualche canzone rimarrà sempre fuori per la delusione di qualcuno, ma non possiamo suonare cinque album di fila, non abbiamo più l’età».
Carmelo Pipitone è entrato a far parte del supergruppo O.R.K., assieme a Pat Mastelotto dei King Crimson: anche lei coltiva dei progetti solisti?
«Il mio progetto solista si chiama Musicraiser, la piattaforma che in tre anni di attività ha permesso a oltre cinquecento band di finanziare i propri dischi ricorrendo al crowdfunding. Le soddisfazioni sono tante e mi ritengo appagato dalla mia vita artistica da non sentire il bisogno di un sideproject. Carmelo invece è molto più musicista di me e ha bisogno di confrontarsi anche con sonorità diverse da quelle dei Marta Sui Tubi».
Quali ricordi conserva delle vostre esibizioni qui in regione? C’è qualche aneddoto in