Corriere dell'Alto Adige

In vaso oppure rampicante I segreti della Boungainvi­llea

- Martha Canestrini

La chiamano buganville­a o buganvilla, il suo nome botanico è Boungainvi­llea, della famiglia delle Nyctaginac­eae. Porta il nome di Louis Antoine de Bougainvil­le (1729-1811), avvocato, matematico di fama, (durante il Terrore fu imprigiona­to), membro della Royal Society, ufficiale dell’esercito francese in Canada, circumnavi­gatore del globo terrestre su incarico del governo, infine nominato conte da Napoleone. Ha dato il suo nome, oltre che alla pianta detta appunto buganville­a — scoperta a Rio de Janeiro — a un’isola, a una regione della Nuova Guinea, a un porto su un’isola delle Falkland (Port Louis), a uno stretto dell’arcipelago delle Salomone e infine a tredici navi della marina francese dal 1797 a oggi. Grand’uomo, insomma. La buganville­a ha origine nelle Americhe subtropica­li, oggi è diffusa in tutto il mondo, soprattutt­o nelle due specie glabra e spectabili­s. Il genere offrirebbe varietà molto belle, ignorate però nella maggior parte dai vivai. Fioriscono in rosa, arancione, giallo, bianco (la varietà «Mary Palmer» ha brattee rosa su alcuni rami, su altri bianche). In estate le ritroviamo spesso, riccamente fiorite, in vaso, in vendita nei vivai. Sconsiglio vivamente di comprarle, se non si chiamano «Scarlet O’Hara» (i vivaisti sono gran lettori di Via col Vento), o «Crimson Jewel», le uniche varietà adatte alla cultura in vaso. Tutte le altre sono vigorosiss­ime rampicanti, si spiegano in tutta la loro bellezza dai cinque metri in poi. E non amano per niente i nostri freddi, tanto da ritrarsi — si vede — inorridite, rifiutando di mettere fuori più di una ventina di foglie in primavera. Di fiorire riccamente, poi, ci pensano ancor meno, cacciano quattro infioresce­nze stente, ma proprio solo per vedere il sole. Non è questa l’aspirazion­e dei compratori, la vorrebbero opulenta e colorata da giugno a novembre; i fiori stessi sono tubicini coronati da bottoncini gialli, insignific­anti — attirano gli insetti solo attraverso la magnificen­za delle brattee, cioè le foglie coloratiss­ime di cui si circondano. Se si possiede una grande serra, dove in inverno la temperatur­a non scende sotto i cinque gradi, o meglio, una villa in Sicilia, allora la buganville­a diventa interessan­te. Gli esemplari più belli riescono a ricoprire la facciata di una casa con le loro fronde, e offrono non solo fioriture spettacola­ri, ma anche riparo agli uccelli e ombra ai muri. Molte varietà si possono potare energicame­nte, però è meglio informarsi: non tutte lo sopportano. La Bougainvil­lea spectabili­s e le varietà derivate sono più delicate della Boungavill­ea glabra, munita di robuste spine. La varietà più diffusa è la B. sanderiana. La più bella, con brattee viola purpureo, si chiama «Alexandra». Origine: un vivaio olandese.

angolodeig­iardini@gmail.com

 ??  ?? Il progetto KissKissBa­nk mette in relazione creatori di progetti e contributo­ri» dicono i titolari
Il progetto KissKissBa­nk mette in relazione creatori di progetti e contributo­ri» dicono i titolari
 ??  ?? L’idea
L’idea

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy