Fusione tra Swr e Useb «Un segnale forte»
Moser: segnale forte alla politica. Duzzi: piattaforma unitaria indispensabile
Si rompe l’ultimo steccato etnico: la tedesca Swr e l’italiana Useb si fondono. L’annuncio è stato dato dal presidente Philipp Moser nell’assemblea di ieri sera a Missiano: «Vogliamo maggiore collaborazione nel mondo economico. L’economia dà un segnale forte alla politica».
BOLZANO Il mondo economico rompe l’ultimo steccato etnico: la tedesca Swr e l’italiana Useb si fondono. L’annuncio è stato dato dal presidente Philipp Moser nell’assemblea di ieri sera a Missiano.
«Vogliamo maggiore collaborazione nel mondo economico. L’economia dà un segnale forte — ha sottolineato Moser —. In occasione dell’ultimo direttivo, è stata presa la decisione di riunire le due piattaforme economiche, Swr e Useb, e di equiparare il Bauernbund alle quattro associazioni fondatrici nell’ambito della rotazione della presidenza. Con questi cambiamenti vogliamo dimostrare il nostro coraggio nell’affrontare il futuro per un’economia di qualità».
L’assist è stato colto al volo da Dado Duzzi, presidente dell’Useb, l’associazione gemella del Wirtschaftsring che riunisce gli imprenditori di lingua italiana: «Moser ha dato concretezza a un progetto al quale lavoravamo da tempo. Adesso tocca all’Useb completare il percorso, adottando analoga delibera e costituendo una piattaforma unica, utile e necessaria, per il futuro dell’economia, allargabile anche ad associazioni che al momento ne sono escluse (come Cna, Confesercenti, Legacoop e Confcoop riunite in rete Economia, ndr). Il gruppo italiano avrà adeguata rappresentatività con un proprio esponente che siederà a tutti gli incontri».
Moser aveva aperto la sua relazione con tre parole chiave: «Coraggio, futuro, qualità». I numerosi imprenditori presenti sono stati esortati da Moser a non chiudersi davanti alle innovazioni e a continuare a svolgere il loro ruolo di apripista nei settori di competenza. Per illustrare il suo pensiero, il presidente si è servito dell’esempio del mondo digitale «che ha assunto un’importanza enorme sia nel contesto sociale che nell’attività imprenditoriale , e che offre, se ben utilizzato, enorme opportunità».
«Il coraggio di perseguire la qualità è necessario anche nei nostri prodotti e servizi, perché solo in questo modo le aziende altoatesine avranno la possibilità di affermarsi sul mercato», ha continuato Moser, il quale ha chiesto alla politica «una maggiore sensibilità nell’adozione di nuove metodologie digitali, quali ad esempio lo split payment o la fatturazione elettronica. Critico le modalità con cui questi meccanismi sono stati introdotti, non le misure stesse, della cui ragionevolezza sono convinto. Il coraggio di perseguire la qualità è necessario anche nei nostri prodotti e servizi, perché solo in questo modo le aziende altoatesine si affermeranno sul mercato».
Al mondo politico Moser ha proposto «di creare con coraggio condizioni quadro qualitativamente idonee a garantire sicurezza e trasparenza, ma anche tali da consentire un lavoro remunerativo e da rafforzare l’azione auto-responsabile».
Il presidente della Giunta provinciale Arno Kompatscher ha trattato il ruolo dei singoli protagonisti e il contributo che possono dare all’economia, mentre Gerald Lembke, docente Media digitali dell’Università duale del Baden-Württemberg, ha affrontato il tema della digitalizzazione quale megatrend.