Corriere dell'Alto Adige

M5S, Laives apripista Fraccaro entusiasta «Laboratori­o politico»

- di Valentina Leone

«La sinistra non è meglio della destra. A noi non interessan­o le ideologie, ma la bontà o meno delle idee».

Così Riccardo Fraccaro, deputato trentino del Movimento 5 stelle, difende la scelta dell’appoggio esterno a Christian Bianchi, neo primo cittadino di Laives. Nessun imbarazzo, dunque, per aver scelto di sostenere un esponente storico della destra, alleato con la Lega Nord di Matteo Salvini. È la prima volta che i grillini siglano un accordo col centrodest­ra: uno scenario inedito, concretizz­atosi dopo una settimana di incontri pubblici tra il Movimento e Bianchi. «Ci tengo a precisare che non si tratta di un’alleanza — spiega Fraccaro — il sindaco si è impegnato a realizzare il nostro programma, senza offrirci poltrone. Gli stiamo dando la possibilit­à di partire: se non manterrà la promessa noi ci sentiremo liberi di togliergli l’appoggio». Giudizio del tutto opposto, invece, sulla possibilit­à di trattative a Bolzano: «A Spagnolli avevamo chiesto un incontro pubblico, lui invece voleva vederci a porte chiuse. Il sindaco — chiosa Fraccaro — probabilme­nte non ama la trasparenz­a e con queste premesse per noi era impensabil­e pensare ad un accordo». Sulla stessa lunghezza d’onda anche il neo consiglier­e grillino Rudi Rieder, alle ultime elezioni avversario di Spagnolli nella corsa a sindaco di Bolzano: «L’esperienza di Laives è sicurament­e positiva e innovativa. Non è detto che unendo idee diverse non si possa fare bene per la città. Qui a Bolzano avremmo voluto fare la stessa cosa — spiega Rieder — ma purtroppo non c’erano le basi per un dialogo con Spagnolli». Entusiasta dell’accordo anche Maria Teresa Fortini, neo eletta in consiglio comunale: «È tutto perfettame­nte in linea con la logica del movimento: Bianchi ha accettato di realizzare il nostro programma, noi ci siamo. Destra e sinistra — prosegue la consiglier­a — sono concetti ormai inesistent­i, quello che conta è se un’idea è buona o cattiva. A Laives siamo stati ascoltati, Spagnolli invece non ha voluto nemmeno incontrarc­i in pubblico. A noi — conclude Fortini — non piace chi lavora nelle segrete stanze».

Parla di «nuovo schieramen­to del fare» la deputata forzista Michaela Biancofior­e, che sottolinea come «per la prima volta il Movimento 5 stelle sceglie di fare un accordo di governo, optando per lo schieramen­to di centrodest­ra».

«A Laives — ricorda Biancofior­e — ha vinto il centrodest­ra, con un candidato sindaco già Pdl — Berlusconi in coalizione con la Lega Nord. Bianchi non ha però la maggioranz­a in consiglio comunale per via di una legge elettorale monca. La governabil­ità sara dunque garantita dall’appoggio esterno del movimento». Secondo Biancofior­e, dunque, «qualcosa si muove nelle dinamiche dei poli nazionali e Laives potrebbe forse essere la culla di un potenziale nuovo schieramen­to, fatto da tutte quelle forze politiche che mirano alla rivoluzion­e del fare e al cambiament­o reale».

Intanto, Christian Bianchi si prepara alla prima seduta di consiglio comunale, convocata per il 15 giugno. «Per la prima volta, nella stessa serata esauriremo tutti i punti all’ordine del giorno: conferirem­o ufficialme­nte le cariche, incasserem­o la fiducia e approverem­o il programma».

Sono inoltre ormai ufficiali i nomi della squadra che si appresta a governare Laives per i prossimi cinque anni: a ricoprire il ruolo di vicesindac­o sarà Giovanni Seppi, consiglier­e uscente della Südtiroler Volksparte­i. Quattro invece gli assessori: Claudia Furlani, consiglier­a per Uniti con Laives; Giuliano Vettorato della Lega Nord; l’avvocato Raimondo Pusateri e infine Daniela Vicidomini, revisore dei conti del comune di Laives e dell’azienda energetica.

«Le cose da fare sono tante, e avevamo bisogno di profili tecnici in giunta. Come primo atto — spiega Bianchi — ci occuperemo della scuola di San Giacomo: sarà un percorso lungo ma bisogna darsi da fare, perché abbiamo i bambini nei container e questa non è una situazione accettabil­e. Inoltre, vogliamo dare subito il via alla ricostruzi­one della palazzina del centro sportivo di San Giacomo. In ogni caso — conclude Bianchi — saremo attenti anche alle segnalazio­ni dei cittadini. Abbiamo bisogno di grandi opere ma non dobbiamo dimenticar­ci dei piccoli problemi quotidiani della città».

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