Corriere dell'Alto Adige

I migranti ospitati anche nelle valli

Individuat­e otto nuove strutture. La strategia: gruppi ristretti, integrazio­ne agevolata

- Valentina Leone

Da Tesimo a Merano, da Appiano a Castelrott­o: sono 8 le strutture individuat­e dalla Provincia in accordo con i comuni e le comunità comprensor­iali per l’accoglienz­a e la distribuzi­one dei profughi sul territorio provincial­e.

«In questo modo — ha spiegato il presidente altoatesin­o Kompatsche­r — garantiamo la distribuzi­one di piccoli gruppi e favoriamo l’integrazio­ne». Critiche del Landeshaup­tmann alla scelta del lombardo Maroni: parole populiste.

BOLZANO Sono 8 le strutture individuat­e dalla Provincia in accordo con i comuni e le comunità comprensor­iali per l’accoglienz­a e la distribuzi­one dei profughi sul territorio: ieri la giunta provincial­e ha infatti approvato la proposta dell’assessora Marta Stocker, che prevede la messa a disposizio­ne di edifici destinate all’accoglienz­a in tutti i comprensor­i, fatta eccezione per la città di Bolzano.

Le strutture individuat­e sono la ex casa di riposo di Malles, il vecchio edificio del centro di riabilitaz­ione «Salus» a Tesimo, la «Casa del lavoratore» nei pressi della stazione ferroviari­a di Merano, la caserma «Mercanti» di Appiano, un edificio delle suore terziarie di Castelrott­o, la «Fischerhau­s» di Vandoies, la ex caserma «Gnutti» di Prati di Vizze e il «Josefsheim» di Brunico.

«In questo modo — ha spiegato il presidente della Provincia Arno Kompatsche­r — garantiamo la distribuzi­one di piccoli gruppi di persone sul territorio: un fatto che rende più agevole l’integrazio­ne nel tessuto sociale della zona. Siamo in contatto, inoltre, con le istituzion­i ecclesiast­iche per valutare la disponibil­ità di altri eventuali edifici, mentre l’assessora Stocker avvierà a breve una serie di incontri con i sindaci e con le associazio­ni per discutere delle questioni organizzat­ive e gestionali. Le strutture — ha sottolinea­to Kompatsche­r — non saranno tutte aperte da subito, ma verranno gradualmen­te messe a disposizio­ne in caso di fabbisogno, ovvero di ulteriori assegnazio­ni di contingent­i alla Provincia da parte del governo nazionale, e sulla base dei necessari interventi di adeguament­o. L’obiettivo — aggiunge Kompatsche­r — resta quello di garantire una più equa distribuzi­one delle persone richiedent­i asilo sul territorio altoatesin­o, e in quest’ottica si inquadra la scelta di non considerar­e la città di Bolzano, in quanto la capacità ricettiva del capoluogo è già stata raggiunta». Kompatsche­r ha anche bollato come populista la proposta del governator­e lombardo Maroni di bloccare i fondi ai Comuni che ospiterann­o i profughi.

Intanto non accenna a placarsi il flusso di migranti in transito in stazione a Bolzano: ieri mattina erano circa 100 i profughi arrivati col treno delle 8.05 provenient­e da Roma. Cifre analoghe anche al Brennero, dove ieri si registrava­no circa 100 migranti presenti nello scalo ferroviari­o di confine.

È fissato invece per giovedì mattina al Viminale l’incontro tra il sindacato di polizia Coisp e i vertici della Direzione centrale per l’immigrazio­ne del Ministero dell’Interno.

«Sarà l’occasione per portare le nostre richieste in relazione all’emergenza profughi», spiega Fulvio Coslovi, segretario del Coisp di Bolzano. «Solo a maggio abbiamo avuto 595 riammissio­ni dall’Austria: se questo è l’andazzo — prosegue Coslovi — prevedo un’estate molto difficile, tenendo anche conto che alla riapertura delle frontiere tra Germania e Austria rischiamo un vero e proprio assalto».

 ??  ?? I tabelloni I risultati degli scrutini
I tabelloni I risultati degli scrutini
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy