Ispettori sul lavoro, si profila un’agenzia unica nazionale
I verdi: la Provincia chiarisca ruolo e funzioni. L’assessora Stocker rivendica la competenza
BOLZANO La Provincia in contrasto con lo Stato sulle ispezioni del lavoro? Il caso è stato sollevato dai consiglieri provinciali verdi Riccardo Dello Sbarba, Brigitte Foppa e Hans Heiss con un’interrogazione, due settimane dopo la polemica scoppiata in Commissione provinciale per il lavoro e Comitato per la sicurezza sul lavoro, quando i sindacati hanno detto no alla proposta dell’assessora Martha Stocker di introdurre modifiche sostanziali come le visite preventive senza sanzioni e l’attività formativa.
Per i sindacati si tratterebbe di un depotenziamento delle ispezioni, da sempre caldeggiato dalle associazioni di categoria. L’assessora ha ritirato il provvedimento per approfondirlo, ma i verdi hanno rilanciato: «L’assessora Stocker aveva assicurato, rispondendo a una nostra interrogazione, che grazie all’autonomia la nostra Provincia non sarebbe stata interessata dall’istituzione di un’Agenzia unica per le ispezioni del lavoro prevista dalla legge delega 183/2014 che dovrebbe riunire gli uffici competenti di Inail, Inps e Provincia. Adesso, però, lo schema di decreto legislativo elaborato dal governo, istituisce proprio l’Ispettorato unico che integra i servizi del Ministero, a Bolzano svolti dalla Provincia, con quelli di Inps e Inail». I tre consiglieri chiedono di sapere se la Provincia è stata coinvolta nella stesura del decreto attuativo, se concorda con l’impostazione e quali saranno le ricadute sull’attività di tutela del lavoro, sicurezza e lotta al lavoro nero o irregolare. Il timore è che l’accorpamento faccia venir meno i controlli.
«Peraltro — aggiunge Dello Sbarba — non sappiamo che fine ha fatto la riforma dell’attività ispettiva, che vorrebbe introdurre un depotenziamento dei controlli, trasformandoli in consulenza alle imprese. Attendiamo risposte chiare dalla giunta».
La giunta provinciale sarebbe favorevole all’accorpamento degli ispettori, a patto che le competenze rimangano in capo alla Provincia. Sulla riforma delle ispezioni, invece, tutto tace. Tanto che i sindacati meditano di chiedere una convocazione del Comitato per la sicurezza.