Solland Silicon, Pugliese assicura: la ripartenza entro luglio Cassa integrazione, altri tre mesi. I sindacati vogliono certezze
BOLZANO Massimo Pugliese, l’imprenditore campano che ha rilevato lo stabilimento di silicio policristallo della SunEdison di Sinigo, fondando la Solland Silicon, si è presentato ieri di persona all’incontro con sindacati e rsu, convocato dopo che sono emersi ritardi nella ripartenza della produzione, prevista entro giugno ma destinata a slittare. L’imprenditore ha chiarito che i problemi sono nati per i ritardi nella fornitura della materia prima, il clorosilano, da parte dell’Evonik, con i camion fermi in Germania da marzo in attesa che ripartisse il reattore. Adesso ci sarebbero le forniture in viaggio, tali da far ripartire l’impianto entro il 15 luglio, al più tardi entro il 30 luglio, e garantire anche continuità produttiva. In caso contrario, la ripartenza slitterebbe a settembre. In ogni caso, verrà chiesto al ministero una proroga di tre mesi della cassa integrazione, visto che attualmente 108 dipendenti sono al lavoro e 50 sono ancora fermi. I sindacati hanno chiesto una rotazione tra cassintegrati, ma rimangono scettici sulle date. «Questo è il momento della verità — ha detto Stefano Schwarze della Filctem-Cgil — o l’industria riparte a luglio o ci saranno grossi problemi. Agli intenti positivi non sono seguiti i fatti». Cauti anche Maurizio Albrigo (FemcaCisl) e Alfred Delmonego (Uilcem). Lunedì assemblea sul contratto di secondo livello. puntano sull’export».
Stabile il numero di lavoratori, ma il Jobs Acr si sta facendo sentire nei primi mesi del 2015: «Abbiamo 2.700 aziende che hanno fatto richiesta di detrazione contributiva. O assumono o intendono farlo», ha detto Zanotelli. Aumentano le domande di Aspi e Mini Aspi, ci sono anche più persone in mobilità: «Si crea nuova occupazione, ma alcuni lavoratori non trovano sbocco. Il tessuto produttivo cambia».
La spesa pensionistica sfiora i 2 miliardi di euro (+1%), l’importo medio è di 1.358 euro «sopra la media nazionale e in leggero rialzo — ha aggiunto il direttore — perché in Alto Adige i lavoratori hanno più anni di lavoro sulle spalle. Rimane il divario tra uomo e donna». Calano del 18% le nuove pensioni, appena 4.496 lo scorso anno. La sentenza della Consulta porterà adeguamenti a 42.000 pensionati dall’1 agosto (tra 280 e 1.700 euro lordi l’anno). Il bilancio non è più in attivo sul segmento pensioni, ci sono 60 milioni di differenza tra entrate e uscite.
Infine il capitolo vigilanza: 289 aziende visitate, 211 lavoratori in nero scoperti, 159 irregolari, 6,68 milioni di euro di importi accertati da recuperare nel 2014; 133 visite, 91 aziende irregolari, 47 lavoratori in nero e 1,11 milioni di importi nei primi tre mesi del 2015. «Le visite in azienda sono diminuite — ha concluso Zanotelli — facciamo più intelligence informatica incrociando i dati».