BANKITALIA «CREDITO LOCALE, UNA RIVOLUZIONE»
Il direttore Parisotto: «Le Casse Raiffeisen hanno chance di rimanere autonome Volksbank diventerà Spa, Sparkasse si sta risanando. Sinergia? Scenario possibile»
l sistema creditizio altoatesino cambierà molto e non sarà come quello che abbiamo conosciuto negli ultimi decenni». Luigi Parisotto, direttore della filiale altoatesina della Banca d’Italia, ha fatto il punto sulle tre riforme nazionali del credito.
BOLZANO «Non ho la palla di vetro, ma penso che il sistema creditizio altoatesino cambierà molto e non sarà come quello che abbiamo conosciuto negli ultimi decenni». Luigi Parisotto, direttore della filiale altoatesina della Banca d’Italia, ha fatto il punto sulle tre riforme nazionali del credito che coinvolgono in pieno l’Alto Adige, analizzando la situazione a margine della presentazione del rapporto annuale sull’economia di Bolzano e Trento (i contenuti sono già stati pubblicati ieri dal Corriere dell’Alto Adige) tenuta ieri alla Lub,
«C’è molta carne al fuoco, ma per fortuna non tutta contemporaneamente — ha sottolineato Parisotto —. Per quanto riguarda le Casse Raiffeisen, che rientrano nella riforma delle Bcc ormai alle porte (il consiglio dei ministri dovrebbe discuterla oggi o domani, ndr), Bankitalia ha fissato i paletti sulla vigilanza e la dotazione patrimoniale, in linea con le indicazioni della Bce per regolare le crisi dei singoli istituti e rafforzare i patrimoni. Le piccole banche, da sole, non reggono più sul mercato. Potevano farlo quando lo spread di 15 punti comprendeva utili, redditività e persino inefficienze. Il sistema Raiffeisen ha le potenzialità per rimanere autonomo in ambito provinciale con una propria capogruppo in forma di Spa, capace di reperire capitali in caso di necessità, senza penalizzare la mutualità delle banche cooperative, peraltro già adesso legate alla Federazione che svolge attività di back office per tutte. Forse le più piccole dovranno fondersi con Casse più grandi».
Sulla Cassa di risparmio, che per effetto dell’ispezione di Bankitalia ha chiuso il 2014 con un passivo record di 231 milioni di euro, tale da richiedere un aumento di capitale da 270 milioni (di cui 120 già versati dalla Fondazione, che però entro 5 anni dovrà dismettere il controllo della banca), Parisotto è lapidario: «La Sparkasse ha pagato un’espansione sfortunata, è stata ispezionata da poco e le cifre sono note. Adesso si sta risanando». È andata meglio la Banca popolare che ha acquistato la Popolare di Marostica: «Volksbank ha fatto un’espansione più oculata, dovrà trasformarsi in Spa come prevede la riforma delle Popolari, ma non mi pare che ciò faccia paura ai vertici della banca».
Fusione tra Sparkasse e Volksbank nel medio periodo? Parisotto ha allargato le braccia: «L’Antitrust non ne sarebbe contenta, ma la sinergia è uno scenario possibile. Occorrerebbe studiare l’effettiva fattibilità di un’integrazione, le due banche sono sovrapposte in molti centri».
La presentazione del rapporto 2014 di Bankitalia ha visto la partecipazione di numerosi ospiti, ieri alla Lub. I ricercatori economici Antonio Accenturo e Petra Degasperi hanno illustrato rispettivamente la situazione dell’economia reale e del mercato creditizio. Le cifre più significative: l’attività manifatturiera registra aumenti di fatturato del 2,1%, il 76% degli imprenditori altoatesini ha avuto buona redditività nel 2014. L’Export è cresciuto del 3,1%, contro l’1% Trentino e il 2% nazionale. Il settore edile ha registrato un aumento delle ore lavorate (+6,8%) e dei lavoratori (+2,8%). Il turismo ha avuto un calo del 2% di presenze, ma solo per il meteo avverso in estate. Il commercio all’ingrosso è stabile, quello al dettaglio migliora. L’occupazione rimane il punto forte con il 4,4% di disoccupazione e il 12,5% di disoccupazione giovanile. Il mondo creditizio registra stabilità delle sofferenze rettificate (0,6% per le famiglie, 1,3% per le imprese). L’erogazione di credito è calata dell’1%. I depositi sono aumentati dell’8,8%. Il focus sulle Raiffesen evidenzia il 79,3 milioni di utile, senza considerare Cassa centrale.