Walter Baldessarini
Acrilico, collage, acquarello: 40 tele in mostra Il pittore torna a Lana con una personale
Quaranta opere. Realizzate con tecniche diverse, dall’acrilico al collage all’acquarello. E anche una serie di disegni. Per Walter Baldessarini, meranese, pittore, figlio di antiquari, grande appassionato d’arte e cittadino del mondo, sta per arrivare il momento della prossima personale. La mostra sarà allestita nell’Ansitz Rosengarten di Lana, spazio pubblico che solo in alcune occasioni si è aperto alle esposizioni tematiche e alle vere occasioni d’arte.
La mostra si aprirà l’11 luglio e si chiuderà il 26 dello stesso mese. «Saranno soprattutto paesaggi mediterranei — anticipa l’artista — legati alla Sicilia, alla Turchia, alla Spagna e alla Grecia. Poi, nature morte: ma ora si dice composizioni, vero?...». Non mancheranno ritratti di cavalli, altra grande passione di Baldessarini e legata anche ai suoi affetti privati. «Infine, tre paesaggi di questa terra — ci dice ancora — due del Rosengarten e uno di Glorenza».
Ma saranno il Mediterraneo e convinti quanto raffinati elementi classici a essere protagonisti dell’allestimento. Con uno sguardo particolare e appassionato verso la grande arte italiana. «Sa — acconsente l’artista meranese — spesso gli italiani non si rendono conto del tutto di quale enorme patrimonio possono godere».
Dopo numerose esposizioni a Firenze, Venezia e in Europa (Baldessarini sarà in questi giorni a Saint Tropez con alcune sue opere differenti rispetto al ricco repertorio che si potrà visitare a Lana), l’artista ritorna nel suo Burgraviato. Da dove — in periodi diversi della sua formazione — è partito verso lidi bavaresi e romani. «Ne conservo — racconta — ricordi intensi e bellissimi. Ho avuto maestri importanti e tutti mi hanno invitato a coltivare la mia passione per il paesaggio. Avevano ragione».
Dell’allestimento a Lana Baldessarini si augura che «il visitatore potrà immergersi in un vulcano di forme e di colori che si fondono sulle tele e condividere le emozioni di un viaggio». Oltre a opere astratte, composte con un ritmo sempre diverso, legato all’amata musica, saranno esposti soggetti con il file rouge della rivisitazione di sculture classiche, principalmente greche.
L’esposizione sarà accessibile da lunedì a venerdì dalle 10 alle 12, e dalle 16 alle 20, il giovedì fino alle 22; sabato e domenica dalle 10 alle 12.
Quanto alle note biografiche, Baldessarini, figlio di noti antiquari, nasce a Merano nel 1936. Il clima culturale del suo ambiente familiare favorisce il suo primo contatto con l’arte gotica, ampiamente rappresentata negli oggetti di antiquariato di cui la famiglia dispone. La sua prima formazione artistica è legata a Monaco di Baviera, dove frequenta la scuola del professore Blocherer, noto espressionista tedesco, studiando disegno del nudo, pittura ed arti applicate. Vince, ancora giovanissimo, un concorso per la «Ford Revue».
Nel 1954 partecipa al concorso — vincendolo — di Scenografia e costume presso il Centro sperimentale di cinematografia di Roma. Seguono tre anni di studio di scenografia e disegno del costume. Contemporaneamente il giovane artista partecipa a diversi corsi di disegno all’Accademia delle Belle Arti di Roma, sotto la guida del Professore Mafai. «Mi sentivo e mi presentavo — sorride Baldessarini — come un “extracomunitario alpino”. Esperienze floridissime e indimenticabili».
Poi, accede per la prima volta al mondo della musica classica, frequentando un corso facoltativo di Storia della musica. E sarà proprio la musica a sottolineare quel segno grafico vibrante che costituirà il leitmotiv di tutta la sua opera. Come hanno riscontrato frequentatori ed estimatori di una sua mostra in val Venosta dedicata alle opere di Mozart.
Già alle prime realizzazioni i successi conseguiti dall’artista sono notevoli: nel 1957 ottiene tra l’altro il Ciack d’Oro alla Mostra Collettiva di Scenografia e Costume che si tiene nel corso del Festival del Cinema di Venezia. Nel 1959 il pittore allestisce la sua prima grande mostra personale alla Galleria della Provincia di Trapani. Nei sei anni successivi l’artista abbandona la pittura e il disegno per dedicarsi all’antiquariato: viene così a contatto con l’arte toscana. I dipinti ad olio di questo periodo rappresentano paesaggi toscani e rivelano una forte impronta espressionista.
Seguono personali da Barsanti, in via Margutta a Roma, poi a Miami Beach, alla Galleria Savigny a Francoforte ed una a Feldkirch in Austria. Nell’agosto 2007 propone le sue opere nella galleria «La Prévôté» di Aix en Provence e l’anno successivo presso la Scuola di San Rocco a Venezia. Seguono esposizioni locali a Innsbruck, in Sudtirolo e in Trentino.
Nel 2014 Walter Baldessarini è stato invitato ufficialmente dalla città di Aix en Provence ad esporre le sue opere nella galleria del Hôtel de Ville durante il prestigioso festival musicale.