Podini-Athesia Approvata l’ultima variante
Urbanistica, avanzano le delibere. Campofranco, ok alla riqualificazione
Molte case, migliaia di metri quadri commerciali, uffici, 280 posti auto. Via libera comunale all’ultima versione del piano di recupero Podini Athesia, che spazia sull’intero isolato racchiuso tra la parte nord di via Cassa di risparmio e il primo tratto di via Museo.
BOLZANO Non fa clamore come il progetto Benko. Eppure è una delle più grandi riqualificazioni mai progettate in centro storico: case, migliaia di metri quadri commerciali, uffici, 280 posti auto. Si tratta del piano di recupero Podini-Athesia, che spazia sull’intero isolato racchiuso tra la parte nord di via Cassa di risparmio e il primo tratto di via Museo. Ieri la giunta comunale, dopo una serie di rinvii, ha dato il via libera alla nuova versione. Non esclusa l’apertura di un contenzioso, visto che alcuni vicini hanno già presentato osservazioni sul tema delle distanze tra edifici.
La notizia viene diffusa con il comunicato ufficiale del Comune. La variante al piano di recupero, approvata ieri, «è volta ad adeguare il piano e renderlo compatibile con il razionale sfruttamento della cubatura derivante dal bonus energetico previsto per gli edifici in demo-ricostruzione». La giunta ha respinto la richiesta di rigettare la proposta di variante avanzata da privati coinvolti nell’operazione. «Rispetto alle osservazioni presentate in merito a presunte violazioni sulle distanze — prosegue la nota —, la presente modifica al piano di recupero non cambia l’assetto urbanistico preesistente e attualmente in vigore».
Via libera della giunta anche all’adozione del piano di recupero di Palazzo Campofranco, tra via della Mostra, vicolo Parrocchia, via della Posta e piazza Walther. L’intero comparto è soggetto alla tutela degli insiemi. La superficie ammonta a 3.90o metri quadri, e la cubatura esistente è pari a 32.600 metri cubi. Lo scopo del piano di recupero è quello di riutilizzare la cubatura esistente prebellica che ammonta a 4.300 metri cubi. In totale, quindi, la cubatura complessiva si attesta su 36.800 metri cubi. «L’intervento di riqualificazione dell’area — si legge nella nota — colloca parte della cubatura esistente pre-bellica in un corpo omogeneo in vetro, per ospitare i vani interni di un ristorante al primo piano, la terrazza e nel cortile interno del palazzo sottostante, l’ ampliamento delle superfici commerciali. A tutela della pianta Ginkgo biloba, dichiarata monumento naturale, verrà realizzato una sorta di vaso che si estenderà per tutta l’altezza dell’interrato. Il numero delle abitazioni esistenti nella zona individuata dal piano di recupero verrà aumentato di tre unità, passando da 12 a 15». L’idea di partenza, portata avanti dal conte Huyn, è quella di aprire nell’interrato un mercato coperto in stile parigino (ma anche in Italia non mancano esempi del genere). Un comitato sostenuto da Cinquestelle, peraltro, si è giù mobilitato contro il progetto.
Sempre in campo urbanistico, la giunta ha approvato la variante al piano di attuazione via Resia-via Sassari, con limiti di edificazione, regolamentazione della viabilità, uso delle aree. La zona di espansione residenziale si articola in due sistemi a corte: uno per l’edilizia agevolata, costituito da una edificazione disposta mediamente su quattro piani, e uno per l’edilizia privata. Approvata infine la gara per l’affidamento dei servizi di progettazione e coordinamento sicurezza per la ristrutturazione della scuola media Ada Negri di viale Druso. Via libera anche al progetto preliminare ampliamento della scuola per l’infanzia Dante Alighieri (5,6 milioni di euro).