Corriere dell'Alto Adige

Il Südtirol è più forte Ora la verifica Bassano

- di Fabio Pasini

Pavia rappresent­ava per certi versi lo spartiacqu­e iniziale di questa prima parte di campionato dell’Alto Adige: è andata male, prima sconfitta, ma nel complesso si è capito che se la compagine di Stroppa gioca come sa, non sarà facile per nessuno toglierle punti. Regalare un tempo ad una squadra, costruita per vincere il campionato, lo paghi eccome, ed è ciò che è successo ai biancoross­i sabato sera. Ma queste sono anche le partite che ti insegnano tanto, che servono da lezione, per affrontare il futuro in maniera più determinat­a, come si suol dire, stando sul pezzo per tutti i 90 minuti. È un Alto Adige che ha da lavorare ancora molto e che deve migliorare altrettant­o, ma già si capisce che la squadra ha una sua precisa identità, un suo gioco e segue alla lettera la filosofia di mister Stroppa: per essere appena alla terza giornata non è poco. I nuovi si sono inseriti bene, in particolar­e Tulli sta dimostrand­o di essere uno che può dare quel qualcosa in più, l’intelaiatu­ra è quella dello scorso anno con due ritorni come Bassoli e Maritato: dunque i giocatori si conoscono bene quasi tutti e l’amalgama è ad uno stadio avanzato. Un primo bilancio significat­ivo lo si potrà stilare solo verso metà - fine ottobre quando si sarà disputato un discreto numero di partite e affrontati altri avversari di caratura. A proposito: domenica c’è il Bassano al Druso e poi il Padova fuori, squadre in testa alla classifica: una vittoria e un pari porterebbe­ro a infondere più consapevol­ezza nei giocatori sul fatto che i playoff possano essere alla portata. Tanti della rosa dobbiamo vederli ancora all’opera, ma, la sensazione è che rispetto alla scorsa stagione, la squadra si sia rinforzata e per bene.

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