Il centrodestra ora vuole compattarsi
Urzì: pronti al riscatto con la legge elettorale adatta. Il centrodestra vuole compattarsi, Tomada disponibile
«Le dimissioni di Spagnolli sono un atto di dignità che io avevo consigliato». Così la deputata forzista Biancofiore. Ora il centrodestra sta già pensando di ricompattarsi per la nuova sfida elettorale.
BOLZANO Soddisfazione ieri tra le opposizioni per l’annuncio di dimissioni del sindaco Spagnolli, mentre il centrodestra si sta già organizzando in una coalizione per le prossime urne. Cauto il suo principale avversario alle passate elezioni, Alessandro Urzì: «Ora il pensiero è già rivolto, leggo dalle sue parole e da quelle di molti consiglieri regionali, ad una riforma della legge elettorale — spiega Urzì — se sarà impostata equamente e su basi di democrazia saremo pronti a spenderci per offrire a Bolzano un riscatto. Se qualcuno volesse pensare di costruirsi le maggioranze a tavolino, in laboratorio, come sta facendo Renzi a Roma, sarebbe tutta un’altra musica. A Spagnolli, in attesa di vedere ufficialmente le sue dimissioni, se saranno confermate, l’onore delle armi di un avversario sempre leale, quale mi sento di essere, non di un nemico. Ora non facciamo pagare però il prezzo di tutto questo alla città».
Parla di «gesto di dignità» anche la deputata azzurra, Michaela Biancofiore che però non gli risparmia parole di aspra critica e pensa al futuro: «Sono contenta che il sindaco del Pd Spagnolli, come da me ampiamente suggeritogli, abbia avuto un ultimo sussulto di dignità e si sia dimesso anche se solo dopo sei mesi di lotta nel centrosinistra al solo fine del mantenimento di poltrone e potere — spiega la deputata — di questo ne hanno fatto le spese i cittadini di Bolzano che hanno assistito con disgusto a quanto di più deteriore vi sia in politica nel totale disinteresse di coloro che pagano le tasse maturando il sacrosanto diritto ad una amministrazione seria ed efficace e non per mantenere economicamente una classe dirigente politica invisa e screditata eletta da molto meno del 50% dei cittadini. Bolzano come Roma, due città schiave della bava di potere alla bocca dei rais del centrosinistra e speriamo per i romani che ora Marino colga ispirazione da Spagnolli. Mi auguro che il centrodestra tutto, pertanto, si raccolga immediatamente intorno ad una persona preparata e credibile, gradita anche dalla popolazione tedesca, in grado di restituire dignità e dare sviluppo a Bolzano, evitando errori e masochismi del più recente passato. Io mi adopererò in prima persona affinché Bolzano e i miei concittadini abbiano il miglior governo possibile e del quale andare fieri».
Laconico il commento di Gabriele Giovannetti (Alto Adige nel cuore): «Era l’unico gesto che poteva fare a questo punto». Lo scenario: «Da subito Forza Italia si metterà al lavoro con gli amici e alleati di Lega Nord e Alto Adige nel cuore per dare a Bolzano un governo di centrodestra alternativo al catastrofico immobilismo prodotto dalla sinistra in questi anni», afferma Valerio Lavorgna, responsabile provinciale comparto sicurezza per Forza Italia. Da parte sua la Lega interviene per bocca del suo coordinatore regionale Maurizio Fugatti: «Sono contento che si sia dimesso, era l’unica fine possibile dopo sei mesi di accanimento terapeutico. La Lega in questo ha fatto la sua parte con la sua mozione di sfiducia per far capire a questa giunta che non aveva i numeri. Per le prossime elezioni, accetteremo di andare in coalizione soltanto con chi accetta di rappresentare entrambi i gruppi linguistici, italiano e tedesco perché ormai le problematiche riguardano entrambi i gruppi. Altrimenti andremo avanti da soli». Interviene anche Maria Teresa Tomada (Fratelli d’Italia): «Solo se nascesse qualcosa di nuovo, serio e bilingue, mi metterei a disposizione di tutti senza ambizione personale».