Solland Silicon Doccia fredda Niente stipendi
Solland Silicon, i sindacati frenano: «Rischioso chiedere il fallimento»
Nuova doccia fredda per i 157 operai della Solland Silicon di Sinigo. Ieri era infatti atteso il pagamento, da parte dell’azienda, dello stipendio di luglio, in base al verbale di incontro sottoscritto dal proprietario Massimo Pugliese con Cgil, Cisl e Uil lo scorso 11 settembre. «Purtroppo non è stato versato nemmeno un euro».
BOLZANO Doccia fredda, l’ennesima nelle ultime settimane, per i 157 operai della Solland Silicon di Sinigo. Ieri era infatti atteso il pagamento, da parte dell’azienda, dello stipendio di luglio, in base al verbale di incontro sottoscritto dal proprietario Massimo Pugliese con Cgil, Cisl e Uil lo scorso 11 settembre. «Purtroppo non è stato versato nemmeno un euro» sintetizza Stefano Schwarze della Cgil, facendosi interprete della rabbia e della delusione degli operai. «Si tratta comunque, secondo quanto assicurato dall’azienda, solo di un rinvio. Vediamo se sarà vero» aggiunge Schwarze. In una nota, il titolare della Solland Silicon, Massimo Pugliese, ha spiegato le ragioni del rinvio: «L’accredito del saldo delle competenze di luglio subirà un ritardo rispetto a quanto previsto dal verbale di incontro siglato l’11 settembre. Il ritardo — scrive Pugliese — è dovuto agli effetti di un’istanza notificata presso l’istituto bancario di riferimento della società in prossimità del giorno di pagamento. Ciò ha determinato, nell’immediato, una oggettiva impossibilità da parte dell’azienda di operare con i consueti canali di pagamento. Si è quindi proceduto ad utilizzare un altro canale di pagamento che però richiede tempi di accredito più lunghi. Considerato che la procedura è stata avviata nella giornata di ieri (mercoledì, ndr) si prevede che gli stipendi non saranno accreditati prima di mercoledì 30 settembre».
La strategia comune dei sindacati confederali, dunque, è quella di attendere il nuovo termine indicato da Pugliese anziché reagire subito con delle iniziative di protesta. «Abbiamo deciso di accettare questa richiesta da parte dell’azienda di posticipare il pagamento al 30 settembre — argomenta Maurizio Albrigo della Cisl — L’alternativa sarebbe stata quella di chiedere il fallimento, come tra l’altro avevamo ipotizzato già nel protocollo d’intesa. Va però detto chiaramente che seguire la strada del fallimento significherebbe sapere il punto di partenza ma non quello di arrivo, con la prospettiva di dover attendere mesi e mesi prima di recuperare i crediti dei lavoratori. A questo punto — conclude Albrigo — meglio quindi aspettare qualche giorno per ottenere il dovuto che non invece incamminarsi verso un percorso molto tortuoso e incerto, quello della richiesta di fallimento».
Permane l’incertezza anche per quanto riguarda l’accordo tra la Solland Silicon e la Panmed, il gruppo giordano con il quale Pugliese sarebbe in trattativa per una partnership industriale finalizzata al rilancio dello stabilimento di Sinigo.