Kompatscher e Achammer: «Siamo spiazzati»
Il presidente: «Legge elettorale, valutiamo se è possibile un premio di maggioranza»
BOLZANO Sono le 16.30, Spagnolli ha gettato la spugna da pochi minuti. Arno Kompatscher, è appena uscito dal corso di formazione per giornalisti alla Lub, dove, ammesso che il sindaco lo abbia cercato, era telefonicamente non raggiungibile. «Spagnolli si è dimesso? Non ne so nulla. Sono stupito per la tempistica, non che lo abbia fatto. Prima di parlare voglio sentirlo».
Dieci minuti più tardi, il presidente si limita a una riflessione generale. La situazione è caotica. «Non è ancora chiaro cosa succederà ora, se entrerà in carica l’assessore più anziano, Giovannelli. Ad ogni modo conoscevo le difficoltà di Spagnolli, ne avevamo parlato, ma se devo essere sincero non mi aspettavo che si sarebbe dimesso oggi (ieri, ndr). Mi ha detto che lo ha fatto semplicemente perché ha verificato che non c’erano le condizioni per andare avanti. Peccato, siamo tutti un po’ spiazzati. Ho sentito poco fa anche l’Obmann Achammer e pure lui non sapeva nulla. Si dovrà tornare a votare, ma ora è presto per fare qualsiasi valutazione politica». Già, perché il nodo è se l’Svp sia rimasta scottata e preferisca andare da sola tenendosi mani libere come è sempre avvenuto prima dell’avvento di Spagnolli, oppure pensi di ripercorre la strada dell’alleanza con il Pd. «Come ho detto — ribatte Kompatscher — siamo spiazzati dipenderà anche dal tipo di candidato che ci sarà». Benko? «Sapevamo che era intenzione di Spagnolli riaprire la conferenza dei servizi perché aveva chiesto un parere alla Provincia in tal senso». Ma ci sono i tempi per cambiare la legge elettorale? Steger e Palermo propongono di tornare al proporzionale senza elezione diretta. «Io preferirei tenere l’elezione diretta. Le obiezioni della Corte costituzionale sui premi di maggioranza sono probabilmente superabili mettendo una soglia al di sotto della quale il premio non si prende».