Chiama «buffone» il concorrente su Facebook Professionista trentino sanzionato con 400 euro
TRENTO Quando la concorrenza si fa troppo dura si rischia di finire in tribunale. Soprattutto se si riporta il proprio pensiero diffamando il concorrente online. Potrebbe essere questa la morale di una storia accaduta a Trento nel 2011 per cui ieri c’è stato il pronunciamento del giudice: una condanna al pagamento di una multa. Alla base di tutto la rivalità tra due imprenditori discografici trentini. Uno di loro era accusato di aver condotto online una campagna lesiva dell’immagine professionale dell’altro. Sul proprio sito Internet e sulla pagina Facebook lo avrebbe chiamato «buffone». «Smascheriamo i buffoni e i falsi discografici» è la frase che era imputata all’uomo, un 37enne trentino che è finito nei guai per questo motivo. Ieri si è tenuta l’udienza del processo che lo vedeva accusato del reato di diffamazione. Il giudice Serao lo ha ritenuto responsabile limitatamente all’espressione «buffone». Lo ha condannato al pagamento di una multa di 400 euro e al pagamento delle pene processuali.