Totosindaco, salgono le quotazioni di Zocchi
Sfida nei democratici, il nodo primarie. Spunta Artioli, i «civici» sognano la sua discesa in campo
BOLZANO Primarie di partito o di coalizione. Alleanza con l’Svp o coalizione con gli ecosociali. In casa Pd si comincia a ragionare sul dopo e sui possibile condottieri che potrebbero guidare il partito alle elezioni di maggio.
Rispetto a ieri spunta il nome di Alberto Zocchi, difensore di fiducia del sindaco Spagnolli ed ex componente della commissione dei Sei. Ha il sostegno dell’establishment Pd ma la concorrenza è agguerrita. Il suo principale contendente è senza dubbio il vicepresidente del consiglio provinciale Roberto Bizzo, capofila della minoranza che già a febbraio aveva chiesto di poter sfidare Spagnolli alle primarie. Allora il partito lo stoppò ma adesso Bizzo potrebbe tornare alla carica sull’onda dell’insuccesso dei suoi avversari.
Da seguire anche gli outsider. Ovvero l’architetto Carlo Bassetti, la presidente del comitato «Se non ora quando» Nadia Mazzardis e il numero uno della Cna, Claudio Corrarati. Tutti e tre sono professionisti affermati nel privato che non hanno mai avuto incarichi politici. Dunque, a differenza dei loro avversari, potrebbero essere ben accolti da un elettorato terribilmente assetato di rinnovamento. C’è poi l’ipotesi Antonio Frena. Da un paio d’anni non è più segretario ma all’interno del partito ha mantenuto un ruolo importante e la sua tendenza a parlar chiaro senza mandarle a dire trova molti estimatori.
Visto che i papabili rischiano di essere tanti non è escluso che si arrivi alle primarie. Per scegliere il sindaco non sono mai state fatte ma secondo molti sono l’unico strumento per uscire dall’angolo in cui il centrosinistra si è relegato per la sua incapacità a trovare mediazioni sostenibili.
Attenzione anche alle mosse di Elena Artioli. La presidente di Liberal Pd, ancora snobbata dall’establishment democratico per il suo passato leghista, è stata capace di far nascere dal nulla una lista civica capace di eleggere tre consiglieri. Lei giura che non ha alcuna intenzione di candidarsi perchè finirebbe vittima dei veti incrociati, dal suo entourage però dicono che Elena starebbe pensando di scendere in campo. Una sua candidatura spariglierebbe i giochi sia del centrodestra sia del centrosinistra.