Corriere dell'Alto Adige

Donazione organi Carta con l’assenso Rösch apripista

- E. C.

BOLZANO I numeri parlano chiaro: nel 2014 gli altoatesin­i presenti sulle liste di attesa per la donazione di organi erano 80, ma solo 20 organi di persone residenti in provincia sono stati donati. Una situazione di emergenza che ha indotto l’amministra­zione provincial­e ad avviare una campagna di informazio­ne e di sensibiliz­zazione sull’argomento. Da martedì scorso il Comune di Merano — il primo in provincia ad avviare ufficialme­nte questo progetto — offre ai cittadini meranesi la possibilit­à, all’atto del rilascio o del rinnovo della carta d’identità, di manifestar­e la propria volontà di donare gli organi dopo il decesso. La dichiarazi­one può essere compilata e sottoscrit­ta presso gli sportelli dell’Ufficio anagrafe al pianterren­o del municipio. Dopo l’inseriment­o dei dati nel registro del ministero della salute, il donatore o la donatrice ricevono conferma dell’avvenuta registrazi­one. Se il richiedent­e lo desidera, sul retro della carta d’identità verrà stampata la dicitura «Assenso alla donazione organi/tessuti». Una brochure informativ­a sul tema viene inoltre spedita per posta alle cittadine e ai cittadini la cui carta d’identità è prossima alla scadenza. La dichiarazi­one di volontà alla donazione degli organi può essere effettuata anche presso il Distretto socio-sanitario dell’azienda sanitaria, il proprio medico di base e la sede dell’Aido(Associazio­ne italiana per la donazione di organi). Le novità sono state illustrate ieri in una conferenza stampa cui sono intervenut­i l’assessora provincial­e Martha Stocker, il sindaco Paul Rösch e la presidente provincial­e dell’Aido, Annamaria Saviolo. «Troppi tabù e ignoranza sull’argomento hanno impedito per molto tempo che si progrediss­e su questo tema — ha detto Saviolo — ma ora grazie all’impegno della Provincia e in particolar­e dell’assessora, c’è stato un aumento di oltre trecento nuovi donatori. Un incremento del 70-80% e ora l’Alto Adige è in linea con le altre regioni d’Italia se non adirittura un po’ più avanti». «Siamo convinti della validità e della necessità della donazione di organi — ha ribadito Marta Stocker — e stiamo operando concretame­nte perché si sgomberi il campo da false credenze e la donazione diventi un fatto sempre più diffuso». Soddisfazi­one è stata espressa anche dal sindaco Rösch che ha portato a compimento un progetto avviato dalla precedente amministra­zione comunale.

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