Corriere dell'Alto Adige

Trento Fiere, allerta per gli spazi

- Marika Giovannini

TRENTO La preoccupaz­ione c’è. E non da oggi. Tanto che un primo appello al Comune era stato lanciato da Milo Marsili già a marzo. «La città capoluogo — aveva sottolinea­to il presidente di Keeptop — non può rinunciare a uno spazio espositivo». Ora, nel pieno della definizion­e del calendario fieristico 2016 e con il destino di Trento Fiere ancora indefinito, i soggetti promotori degli eventi ospitati nei padiglioni cittadini tornano a far sentire la propria voce. Sollecitan­do Palazzo Thun e Piazza Dante a trovare una soluzione per il settore espositivo prima che gli spazi di via Briamasco vengano definitiva­mente occupati dalle attività universita­rie.

Nei prossimi giorni gli organizzat­ori delle fiere si siederanno al tavolo con l’assessore comunale allo sviluppo economico Roberto Stanchina proprio per fare il punto della situazione. E per capire le reali intenzioni dell’amministra­zione. «In questi mesi — torna sull’argomento Marsili — abbiamo avuto notizie dai giornali sulla destinazio­ne degli spazi di Trento Fiere a mensa universita­ria. Ma non sappiamo ancora nulla sul destino della funzione fieristica di Trento. Non si parla di alternativ­e». Un silenzio che desta più di un timore. «Le tante manifestaz­ioni e le migliaia di visitatori all’anno dimostrano che a livello fieristico il capoluogo funziona» osserva Marsili. Che mette in chiaro un concetto: «L’università, in questi anni, ha avuto tanto. E nessuno mette in dubbio che gli spazi di via Briamasco siano naturalmen­te destinati all’ateneo. Ma almeno, prima di avviare i cantieri, si aspetti fino all’individuaz­ione di una nuova sede per il settore fieristico». Riflession­i condivise anche da Cesare Bazzanella, di Progema. «Per quanto ci riguarda — spiega — sappiamo solo che al posto di Trento Fiere andrà la mensa universita­ria. Ma non sappiamo dove faremo i nostri eventi. La preoccupaz­ione c’è, è evidente, ma sono fiducioso: una soluzione si troverà».

La partita è delicata: in via Briamasco si lavora già per fissare le date del calendario degli eventi 2016. Con l’incognita del 2017: dove saranno ospitate, tra due anni, le circa quindici fiere che oggi affollano i padiglioni cittadini? La Mostra mercato dell’agricoltur­a, ma anche Fa’ la cosa giusta, Idee casa e Idee sposi, Mondo donna e la Casolara.

Secondo le indiscrezi­oni, l’obiettivo sarebbe quello di spostare il settore fieristico nell’area ex Italcement­i: una prospettiv­a, tra l’altro, apertament­e caldeggiat­a dal vicesindac­o Paolo Biasioli, che in più occasioni ha indicato per i terreni ex industrial­i a ridosso di Piedicaste­llo un destino espositivo. L’idea a cui pare si stia già lavorando è quella di una struttura «leggera», in legno. Un disegno che si avvicina a quanto indicato nello studio del politecnic­o di Torino alla base del piano di urbanistic­a commercial­e di Trento: per l’ex Italcement­i il documento individua una vocazione commercial­e e turistica, prendendo a modello «Eataly» e citando, sul piano architetto­nico, il progetto di centro commercial­e firmato da Renzo Piano a Colonia.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy