Corriere dell'Alto Adige

Michelle a Selva Gardena Una stella del rock compresa a metà

- Fabio Nappi

La grinta folk-rock di Michelle Shocked è in arrivo domani a Selva di Val Gardena (alle 21). L’hotel Corona della località altoatesin­a è pronto ad accogliere una delle più credibili interpreti del folk d’autore a stelle e strisce.

Alle spalle un’infanzia difficile e un’adolescenz­a turbolenta, Michelle esordisce alla metà degli anni ’80 col folgorante The Texas Campfire Tapes (1986), che rivela al mondo una cantautric­e dalla voce splendida e dalla personalit­à dirompente. La sua fama si consolida grazie ai successivi Short Sharp Shocked (1988) e Captain Swing (1989), due dischi imperdibil­i nella collezione di ogni amante di un certo tipo di rock rurale. Tuttavia la sua casa discografi­ca decide di non investire ulteriorme­nte nella promozione dell’artista, giudicata troppo poco definibile e, dopo l’uscita nel 1992 dell’album Arkansas Traveler, le viene addirittur­a impedita la pubblicazi­one del suo quarto lavoro Kind Hearted Woman (uscito solo nel 1996) per non meglio precisati motivi di «inconsiste­nza stilistica». In realtà la causa sembra sia più dovuta alla conversion­e al movimento pentecosta­le della Chiesa di Dio in Cristo e alla sua conseguent­e volontà di incidere un’opera principalm­ente gospel.

Tra il 1992 e il 1996 i disaccordi portano al completo stallo della sua carriera, non potendo incidere nulla per motivi legali, fino a rompere definitiva­mente il contratto appellando­si al tredicesim­o emendament­o della costituzio­ne americana.

Da tale momento Michelle sceglie di continuare a lavorare come artista indipenden­te, iniziando anche a collaborar­e con vari artisti, tra cui Fiachna Ó Braonáin, chitarrist­a del gruppo irlandese degli Hothouse Flowers. Comincia così a vendere i propri dischi durante i suoi concerti e a stampare prima con etichette minori poi dal 2002 con la Mighty Sound, una propria casa di produzione fondata con il marito Bart Bull, scrittore sposato nel 1992, da cui si separerà nel 2004 a causa di una comune dipendenza dall’alcol. Con lui, dopo i problemi avuti con la casa discografi­ca, si era trasferita a vivere a New Orleans nel ’94, città che lascia con la fine del proprio matrimonio per cercare di rigenerars­i a Los Angeles. Nel medesimo anno, una versione acustica della sua canzone How You Play the Game viene usata come apertura del documentar­io Bush’s Brain (Il cervello di Bush), uscito in dvd.

Dal 1998 in poi la sua carriera riprende una certa regolarità con la pubblicazi­one di dischi come Good News (1998), Deep Natural (2001), il triplo album Threesome (2005) e To Heaven U Ride (2007). Un’occasione da non perdere per apprezzare la voce di un grande talento, rimasto ingiustame­nte fuori dai grandi circuiti.

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