Lang insultato su Facebook Parte l’indagine
Offese al politico per la foto di una ragazza di colore con la bandiera sudtirolese
Scatta la denuncia per diffamazione dopo gli i sulti su Facebook all’esponente dell’Heimatbund Roland Lang (SüdTiroler Freiheit). Aveva pubblicato la foto di una ragazza di colore che esibisce la bandiera «Südtirol ist nicht Italien».
Insulti su Facebook all’esponente dell’Heimatbund Roland Lang, scatta la denuncia per diffamazione. Vittima degli insulti di un utente del social network per aver pubblicato la foto di una ragazza di colore che esibisce la bandiera con la scritta «Südtirol ist nicht Italien», l’Obmann del Südtiroler Heimatbund e militante della Südtiroler Freiheit si è rivolto ai carabinieri. «Non è la prima volta che mi succede» racconta l’esponente del partito di lingua tedesca. Già in passato un utente della Rete aveva insultato Lang, che si era rivolto alla polizia postale rintracciando l’autore degli insulti.
«Poi però non se n’è fatto niente, perché questa persona non era evidentemente sana di mente e ho lasciato perdere. Stavolta invece credo di sapere di chi si tratta, e credo che si debba perseguire chi con tanta leggerezza si permette di ingiuriare le persone pensando di nascondersi dietro lo schermo di un computer» riferisce Lang.
Le frasi ingiuriose sono iniziate qualche settimana fa, fino ad assumere l’aspetto di una vera e propria campagna. Così Lang ha deciso di reagire, anche se sui tempi di risoluzione della vicenda si dice pessimista. «Purtroppo queste indagini vanno avanti per diverso tempo e ci vuole sempre molto per rintracciare l’autore di simili commenti, così che nel frattempo il fatto rischia di ripetersi» spiega. A complicare le indagini c’è anche il fatto che la richiesta dei file di log degli autori di post ingiuriosi vanno chiesti direttamente in California alla società che gestisce Facebook, e ciò allunga ulteriormente i tempi. Nel merito delle affermazioni Lang non scende e si dice tranquillo: «Per quanto riguarda la foto della ragazza dominicana che ho postato, peraltro cittadina italiana, penso che i commenti siano opera di una persona razzista che non ha capito né il tono né il senso del post. Credo ci sia molta ignoranza in giro e non guasterebbe neanche fare un po’ di educazione per imparare a usare meglio i social e la Rete» conclude Lang. A seguito della denuncia di Lang i militari dell’Arma hanno avviato le verifiche del caso per riuscire a identificare l’autore dei post offensivi nei confronti di Lang. Al termine delle indagini i carabinieri depositeranno l’informativa in procura, che nel frattempo ha aperto un fascicolo d’indagine. Al termine degli accertamenti la procura valuterà se sussistano gli elementi per procedere contro l’autore dei commenti diffamatori.
Inchiesta «Credo che queste persone vadano perseguite: sono razzisti»