Centrodestra, Biancofiore ripropone Franco Frattini
Il centrodestra pensa già alle elezioni. La deputata Biancofiore rilancia la figura di Franco Frattini come possibie camdidato sindaco capace di calamitare i moderati. Sigismondi (Fratelli d’Italia), guarda più a destra e la Lega rimane tutto sommato attendista.
Tra le macerie della giunta comunale di Bolzano il centrodestra si sta organizzando per le prossime elezioni.
Le ipotesi emerse sono diverse, dalla lista civica che raccolga candidati di varia provenienza alla coalizione, mentre rispunta l’«ipotesi Frattini». Michaela Biancofiore lancia infatti un appello a tutte le formazioni del centrodestra, perché «ciascuno rinunci a rendite di potere e a piccoli egoismi allo scopo di «riconquistare il Comune». Il candidato ideale degli azzurri resta sempre lo stesso: un esponente del centrodestra autorevole gradito anche alla popolazione tedesca. Torna così in pista l’ipotesi che si candidi l’ex vicepresidente della Commissione europea, Franco Frattini.
Per Alberto Sigismondi (Fratelli d’Italia) «sarebbe auspicabile un cammino condiviso tra le varie forze di destra e di centro destra. Ci stiamo già confrontando e queste breve esperienza di questo consiglio comunale ha compattato le opposizioni, ma l’importante è che si faccia largo ai giovani, mentre i vecchi, io per primo, dovrebbero svolgere soltanto una funzione di sostegno ai volti nuovi e fare un passo indietro». Sigismondi però non sembra interessato a sostenere la candidatura a sindaco di Frattini. Una coalizione aperta anche alle forze estreme come Casapound? «Sicuramente sì — risponde Sigismondi — hanno dimostrato di saper fare vera politica stando tra la gente, affrontando i problemi veri della città. La manifestazione organizzata ai piani da Casapound che ha riunito più di 100 persone contro le 19 riunite dalla contromanifestazione della sinistra dice già molto sul rapporto tra Casapound e la città. Precluderla solo perché è Casapound mi sembra un’impostazione ideologica».
Per Marco Caruso (Unitalia) la via è quella della lista unica sulla scia dell’esperienza di Laives che ha portato alla vittoria Bianchi: «Bisognerà seguire l’esempio di Laives — sostiene — mettersi tutti quanti ad un tavolo decidere un programma e un candidato». Una lista unica significherebbe la fine di Unitalia che, tra l’altro, non è più rappresentata come prima in consiglio provinciale da Doanto Seppi? «Vedremo gli sviluppi e chi ci sta in questo progetto di lista unica, è ancora presto. Vedremo».
La Lega Nord continua con la sua linea di rappresentare entrambi i gruppi linguistici dell’Alto Adige, italiano e tedesco: «Le parole di Fugatti qualche giorno fa sul Corriere dell’Alto Adige esprimono in pieno la linea della Lega — dichiara Marco Galateo (Lega) — che è assolutamente condivisibile. Noi continuiamo a rappresentare sia il mondo italiano che quello tedesco perché i problemi oggi riguardano entrambi, se altre forze politche vorranno codnividere la nostra linea se ne discuterà».
Non è interessato a far parte di un progetto di unione del centrodestra, Angelo Gennaccaro (Io sto con Bolzano): «Questa esperienza di questa consiliatura ci insegna che le contrapposizioni tra destra e sinistra non funzionano più — afferma — perché si finisce per essere ostaggi degli estremismi. Noi vogliamo una lista di persone che abbiano un progetto concreto per la città, come la nostra che ha ottenuto anche il 6% in alcune zone della città pur andando da soli e con nomi sconosciuti».