Corriere dell'Alto Adige

GOVERNO, TAGLI ALLA SANITÀ E LEGGENDE METROPOLIT­ANE

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Scrivo questa lettera per protestare contro i tagli violenti alla sanità. «Violenti» perché sono destinati a lasciare un segno. Si vogliono togliere le tasse a chi possiede ville da dieci milioni di euro e limitare le prestazion­i sanitarie per recuperare i soldi con i quali pagare la Tav e le spese militari. Sarà consentita un’analisi del colesterol­o ogni cinque anni. Medici minacciati se non si atterranno alle dure disposizio­ni di un governo che sta realizzand­o tutto ciò che avrebbe voluto fare Berlusconi. Temo che stiano arrivando momenti difficili, anche di scontro sociale. Si comincia sottovoce e poi si urla sempre di più. Si dice che i sindacati sono i nemici dell’Italia anche se rispettano la legge. Ci vorrebbe uno sciopero generale di dieci giorni contro una simile frase e invece niente. Intanto è passata senza commenti una commemoraz­ione in grande stile per Giorgio Almirante. State sereni, italiani: va tutto bene. Migliaia di famiglie si ritrovano in mezzo a una strada? State sereni, dice il novello Matteo e sono in tanti che lo applaudono, ma tantissimi quelli che piangono senza essere ascoltati. Si preferisce dedicare migliaia di ore in television­e a quattro omicidi ripetendo sempre le stesse cose piuttosto che affrontare i temi veri che affliggono l’Italia. Se poi qualcuno osa protestare, come Erri De Luca, viene punito. Siamo sicuri che sia questa l’Italia che vogliamo?

Angelo Casamassim­a

Caro Casamassim­a,

mi dispiace ma non riesco a seguirla in questo suo modo di porre sul tappeto temi tra loro oltremodo diversi, mettendoli in un unico calderone. Il tutto per dire poi (con l’unica eccezione del problema delle vendite di armi con cui concordo con lei) che in sostanza c’è qualcos’altro di cui occuparsi e meglio. Capisco le tante insoddisfa­zioni ma non credo neppure che il «maicontent­ismo» possa essere una soluzione. Come non credo lo sia il rimandare sempre ad altre questioni e ad altri problemi da affrontare che, è purtroppo vero, nel nostro Paese decisament­e non mancano.

Per quanto riguarda il governo Renzi a me pare — comunque la si pensi — che non sia certo l’attivismo che gli fa difetto né la voglia di trovare soluzioni. Veniamo semmai da anni di mancanza di iniziative, di lasciar fare, di lasciar andare le cose a un progressiv­o e quasi programmat­o degrado da cui cerchiamo fortunatam­ente di riprenderc­i.

A proposito di alcune questioni che lei cita, sulla sanità non so se corrispond­e al vero quel che scrive a proposito dei controlli solo quinquenna­li del colesterol­o: non vorrei fosse solo una leggenda metropolit­ana. Che sia un settore dove, invece, con buon senso si può e si deve risparmiar­e credo non sfugga a chi pone lucidament­e attenzione alla questione. Per quanto riguarda poi le grandiose celebrazio­ni di Almirante, confesso che mi sono sfuggite le cronache che ne hanno riferito. Ma è certamente colpa mia.

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