Corriere dell'Alto Adige

La perizia rivela: «Chiku è un serval»

Ma è scontro in aula con gli esperti della difesa. L’avvocato: «Si tratta di un incrocio»

- di Luigi Ruggera

«Chiku non solo è un serval, ma lo è al 100%, di purissima razza. Posso perfino indicarne il pedigree, visto che conosco i suoi genitori, l’allevament­o in cui è cresciuto, la data di nascita, settembre 2001. È tutto registrato e documentat­o, anche nel microchip sottocutan­eo». Così, ieri in tribunale, la superperit­a Mircea Pfleiderer, una zoologa tedesca. Ma è scontro in aula con gli esperti della difesa.

BOLZANO «Chiku non solo è un serval, ma lo è al 100%, di purissima razza. Posso perfino indicarne il pedigree, visto che conosco i suoi genitori, l’allevament­o in cui è cresciuto, la data di nascita di Chiku, settembre 2001. È tutto registrato e documentat­o, anche nel microchip sottocutan­eo che ha Chiku». Non poteva essere più chiara, ieri in tribunale a Bolzano, la super perita Mircea Pfleiderer. Si tratta di una zoologa tedesca considerat­a la maggior esperta internazio­nale di serval, e di felini in genere. La perita, che da decenni studia ed alleva serval in Sudafrica, non ha avuto dubbi nel rispondere alle domande del giudice Stefan Tappeiner, dal quale era stata incaricata di svolgere una perizia per chiarire di che genere sia il felino. «Chiku è un serval — ha spiegato Pfleiderer — ed i suoi genitori erano di pura razza, originaria­mente detenuti in due distinti zoo della Germania e poi venduti all’allevatore tedesco dal quale è stato comprato. Chiku quindi non è affatto un ibrido. La casa di Lana non era adatta ad ospitare l’animale, in quanto troppo piccola: i serval, in natura, vivono nella savana ed hanno bisogno di spazi ampi per correre e cacciare». A proposito di caccia: la perita, oltre ad aver appurato il pedigree, ha anche osservato a lungo Chiku, nel centro specializz­ato in provincia di Grosseto dove vive ora. E assicura: «Ha tutti i comportame­nti tipici del serval, e non del gatto. La prova del nove viene anche dal modo in cui ha cacciato una faraona che, appositame­nte, era stata messa nel suo recinto: l’ha uccisa e successiva­mente spennata, in modo accurato, per mangiarla. Un gatto domestico, o anche un incrocio, non si comportere­bbe mai così: si limiterebb­e ad uccidere, non a spennare». Nel descrivere i tratti caratteria­li della specie, la perita ha aggiunto: «I serval sono molto vivaci e di sicuro più impegnativ­i da tenere in cattività rispetto, ad esempio, ad un cucciolo di leone. Al tempo stesso però non si può dire che siano più pericolosi, per l’uomo, di quanto non lo sia un cane cattivo». La deposizion­e della perita del tribunale rappresent­a dunque un punto nettamente a favore dell’accusa, sostenuta dal pm Igor Secco. In aula erano presenti ieri anche gli avvocati di parte civile De Pascalis (Lav) e Ricci (Enpa). La difesa dell’imputato — Herbert Raich, proprietar­io dell’animale, è accusato di averlo detenuto senza autorizzaz­ione — continua invece a sostenere, attraverso il perito Michele Capasso — che Chiku sia solo un incrocio.

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Intervento Una Volante in azione
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 ??  ?? Selvatico Sopra, il serval Chiku durante la sua provvisori­a custodia presso il canile della Sill A destra la zoologa Mircea Pfleiderer ieri in tribunale a Bolzano
Selvatico Sopra, il serval Chiku durante la sua provvisori­a custodia presso il canile della Sill A destra la zoologa Mircea Pfleiderer ieri in tribunale a Bolzano

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