Diesel gate, ricadute italiane L’Antitrust apre l’istruttoria chiesta anche dal Ctcu «Circa 3800 casi sudtirolesi»
BOLZANO L’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato ha deciso di avviare un procedimento istruttorio — anche a seguito di varie segnalazioni ricevute da parte di associazioni di consumatori, tra cui l’altoatesino Centro tutela Consumatori Utenti — nei confronti della Volkswagen e della sua filiale che opera nella distribuzione di autoveicoli del Gruppo in Italia. Secondo la segnalazione partita dal Ctcu, sarebbero state ben 3.800 i veicoli interessati al caso in Alto Adige. L’ipotesi istruttoria dell’Antitrust — spiegano all’Autorità — riguarda la configurabilità di una pratica commerciale scorretta in relazione alla nota vicenda relativa alla commercializzazione di autoveicoli e mezzi commerciali con caratteristiche qualitative e classe di emissione inquinante che sarebbero, nella realtà, inferiori ai valori dichiarati. «In particolare — viene spiegato dagli addetti ai lavori — i consumatori potrebbero essere stati indotti in errore nelle loro scelte d’acquisto dai claims utilizzati da Volkswagen su emissioni e classe di omologazione all’interno delle proprie campagne pubblicitarie e nei dépliants informativi distribuiti dai concessionari e rivenditori. La pratica riguarderebbe una condotta scorretta relativa a numerosi modelli commercializzati dal Gruppo Volkswagen nell’arco di tempo che va dal 2009 al 2015, tuttora sotto la lente. Sarebbero coinvolti il marchio Volkswagen ma anche quelli «collegati» Audi, Seat e Skoda.