Piano via Alto Adige: M5S e Verdi all’attacco
Lunedì la conferenza dei servizi. I grillini scrivono al commissario: aprire la discussione
BOLZANO La riattivazione «in extremis» — in quasi concomitanza con le dimissioni del sindaco Luigi Spagnolli — della procedura del Piano di riqualificazione urbana per l’area urbana di via Alto Adige continua a creare tensioni. Movimento Cinquestelle e Verdi scendono in campo.
I consiglieri «grillini» lanciano un vero e proprio allarme e scrivono al commissario comunale, Francesca De Carlini: «Secondo alcune indiscrezioni pare che la conferenza dei servizi sia stata convocata per lunedí prossimo con l’intenzione di chiudere il nuovo accordo di programma — spiegano nella lettera Teresa Fortini, Caterina Pifano, Rudi Rieder e Alberto Filippi — questo significherebbe che a partire da lunedí lei potrebbe trovarsi davanti al difficilissimo compito di valutare una eventuale ratifica o bocciatura dell’accordo presentato. Questo non puó accadere senza avere prima ascoltato i consiglieri comunali che hanno per mesi seguito e vissuto di prima persona l’evolversi della situazione. Mettiamo a conoscenza di questa richiesta anche i consiglieri di altri gruppi consigliari, ai quali intendiamo allargare questa nostra richiesta e la possibilitá di partecipare all’incontro. Le chiediamo inoltre di poter avere accesso immediato ai documenti di difesa presentati dal Comune in relazione al ricorso al Tribunale amministrativo reginale presentato da «Emozioni Alto Adige» che verrá trattato martedì», concludono i consiglieri del Movimento Cinquestelle.
Per i Verdi si muove il fronte provinciale, chiedendo una serie di pareri giuridici («se esistono») relativi all’iter del Pru tra giunta, consiglio comunale e ratifica con la Provincia.
La prima domanda dell’interrogazione firmata da Riccardo Dello Sbarba, Brigitte Foppa e Hans Heiss, è secca: «A che titolo il presidente della Provincia ha concordato la riattivazione della procedura?». Il riferimento è alla risposta data a un precedente quesito dei Verdi, riferito agli effetti giuridici della bocciatura de Pru, in cui si cita l’incontro che il primo settembre ha visto le parti spiegare che erano «disponibili a non far valere la decadenza degli effetti giuridici dell’Accordo di programma». I Verdi ripercorrono la situazione dell’iter che potrebbe rimettere in gioco il progetto del Kaufhaus targato Benko, chiedendo in pratica «perché dopo la bocciatura del Pru da parte del consiglio comunale non è stata sancita la decadenza? In ragione di quali pareri? Se ne esistono, se ne chiede copia». Passando poi per il concetto di interesse pubblico, i Verdi chiedono «che legittimità hanno organismi monocratici (sindaco e Landeshauptmann) di sostituirsi alla giunta comunale? Anche qui se esistono pareri se ne chiede copia». E poi «Kompatscher ha dichiarato che la decisione finale non può prenderla un semplice commissario, ma ci vuole una delibera del consiglio comunale e eventualmente un referendum. Sulla base di che pareri lo dice? Se ne chiede copia».