Penne critiche
Il Seminario internazionale sul romanzo comincia lunedì Si parte con Mario Andrea Rigoni. Ci sarà anche Affinati TRENTO, TORNA IL SIR ECCO TUTTI GLI AUTORI
«Da Flaubert in poi la domanda che continua a risuonare nella stanza del romanziere è la seguente: come offrire una visione totale del mondo e dell’uomo quando si è condannati alla frammentazione e quando l’illusione dello sguardo onnisciente e dell’imperativo psicologico si sono del tutto consumati?».
Nella stanza del romanziere — di cui ci offre questa efficace visione Massimo Rizzante, docente di letteratura moderna e contemporanea presso il Dipartimento di lettere e filosofia dell’Università di Trento — il Seminario Internazionale sul Romanzo (Sir), è entrato ormai decine di volte. Lo ha fatto fin dal 2006, illuminandone diversi aspetti, da «finzione e documento» a «al di là del genere», per proseguire con «la poesia della prosa», «la scuola del mondo. Romanzo e formazione», «comporre. L’arte del romanzo e la musica», «un certo sguardo sul Secondo Novecento».
Nella rassegna pronta a partire lunedì alle 16 presso il Dipartimento di via Gar, ospite Mario Andrea Rigoni, l’attenzione si sposta sullo sfaccettato tema de Lo scrittore come critico, e lo fa con un raffinato e articolato programma di quindici incontri che si concluderà il 26 maggio.
Giunto all’VIII edizione, il Sir è organizzato dal Dipartimento di lettere e filosofia dell’ateneo in collaborazione con tre licei della città: il classico Prati, e gli scientifici Da Vinci e Galilei e il liceo bolzanino delle scienze umane Pascoli. Responsabile scientifico Massimo Rizzante, in collaborazione con Walter Nardon e Stefano Zangrando.
«Quella dello “scrittore come critico” è una prospettiva presente fin dalle origini del Sir — riprende Rizzante — nel senso di scrittori, - romanzieri ma anche poeti - che, pur mantenendo il loro punto di vista di autori, hanno preso posizione sul proprio mestiere e sulla tradizione letteraria in rapporto con la critica, occupandosi dell’opera di altri colleghi . La critica d’autore, a mio modo di vedere — precisa Rizzante — è diventata molto importante soprattutto negli ultimi trent’anni in cui la quella letteraria e le diverse scuole di pensiero sono in declino, e non solo in Italia».
Un punto di vista che sarà approfondito lunedì alle 16 da Mario Andrea Rigoni, professore di letteratura italiana presso l’Università di Padova e critico letterario del Corriere della Sera, che proprio nella veste di scrit- tore-critico ha di recente pubblicato Scorciatoie per l’abisso (Aragno, 2015). Toccherà a lui, infatti, rompere il ghiaccio sul tema de Lo scrittore come critico. «La critica è teoricamente illegittima e praticamente inevitabile — spiega in tal senso — Non da oggi ma da sempre, l’atteggiamento nei suoi confronti è ambivalente. Nel mio intervento affronterò una parte storica in cui passerò in rapida rassegna una tradizione di avversione alla critica che raggiunge il suo culmine in età romantica, motivata da ragioni di carattere estetico e filosofico, mentre oggi l’ostilità è più legata a una situazione contingente. Gli scrittori mostrano insofferenza verso la critica ma magari continuano a esercitarla in prima persona, un esempio illustre tra i tanti quello di Ugo Foscolo — aggiunge — e le cose non sono molto mutate nel contemporaneo. Si registra comunque una minore irritazione per la figura dello scrittore come critico, in certo senso gli viene riconosciuta una maggiore autenticità» conclude.
Stefano Colangelo, Guido Armellini, Claudio Giunta, Fabrizio Cossaltier, Giovanni Accardo, Giorgio Fontana, Andrea Bajani, Eraldo Affinati, Marino Magliani, Paolo Nori, Giorgio Pinotti, Angelo Ferracuti, Laurence Plazenet e Francesco Maino, questi gli altri ospiti che interverranno al Sir in dialogo attorno a temi quali: in che modo lo scrittore riflette sul proprio lavoro e su quello degli altri, dal lavoro dei maestri a quello dei suoi colleghi? Cosa produce questa riflessione, quando diventa un’espressione critica autonoma? Il tutto nella consapevolezza che il dialogo fra traditrentino zione, opera d’arte e critica si rivela determinante per la trasmissione del sapere.
A questo proposito, dei quindici incontri in programma quattro saranno dedicati ai problemi che la letteratura incontra nelle aule scolastiche degli istituti secondari superiori. Da segnalare, tra gli altri, i due appuntamenti conclusivi del Sir, il 12 e il 26 maggio, rispettivamente con Una lettura del passato di Laurence Plazenet, scrittrice francese che alla narrazione unisce l’esplorazione di interessanti elementi dell’antichità greca e latina. A chiudere la rassegna, invece, sarà CartonVerso di Francesco Maino e i Margarethe, un reading d’autore che porterà docenti, studenti e pubblico fuori dalle aule, presso Bookique, Caffè letterario Predara.