Corriere dell'Alto Adige

Benko, la lotta ora riparte davanti al Tar

I «re dei Portici» al contrattac­co: martedì udienza sul no a «Emozioni». Anche il decreto Spagnolli verrà impugnato

- Clementi

Si terrà martedì al tar di Bolzano il primo duello giuridico tra Benko e anti-Benko. All’esame dei giudici la richiesta (avanzata dalla cordata locale Emozioni) di sospendere il diniego ricevuto dal Comune circa il megastore «alternativ­o».

BOLZANO Il braccio di ferro sulla riqualific­azione di via Alto Adige si sposta dalla polemica politica alle aule giudiziari­e. Martedì al Tar è in programma l’udienza sul ricorso presentato da «Emozioni Alto Adige» contro il rigetto, da parte del Comune, della proposta di centro commercial­e alternativ­a a Benko: di fatto è il primo scontro giuridico tra i «re dei Portici», il gruppo Signa e l’amministra­zione. E non sarà l’ultimo. «Nei prossimi giorni verrà impugnato anche l’ultimo decreto del sindaco Luigi Spagnolli, che rimette in pista un accordo di programma già bocciato dal consiglio comunale» riferisce il legale Dieter Schramm. Il referente benkiano Heinz Peter Hager non si scompone:«Così i nostri competitor dimostrano una volta di più che vogliono solo bloccare tutto».

C’è chi non ne può più: «La politica bolzanina non è solo un referendum pro o contro Benko» ripetono in molti dopo il commissari­amento del Comune. Eppure la riqualific­azione di via Alto Adige rimane il primo tema sul tavolo. E farà parlare a lungo, non solo nelle stanze della politica. Martedì al Tar è in programma l’udienza cautelare in cui verrà discusso il ricorso di «Emozioni Alto Adige». La cordata locale vicina all’Unione commercio ha infatti impugnato un provvedime­nto di diniego emesso dal Comune a metà settembre. Il rigetto riguarda una nuova proposta di «Pru», presentata ai sensi del famigerato articolo 55 quinquies della legge urbanistic­a provincial­e. Si tratta di «Poi» (Point of interest), un’idea che prevede la trasformaz­ione della sola stazione autocorrie­re in un centro commercial­e, senza intaccare il parco Stazione e i palazzi confinanti. Il Comune, con una nota firmata dal caporipart­izione Stefano Rebecchi, ha rigettato però la nuova proposta, negando l’avvio della procedura, in quanto sarebbe ancora pendente la decisione sul «Pru» presentato da Benko per lo stesso areale. Esattament­e la tesi contestata dalla cordata locale guidata da Buratti e Oberrauch. «A nostro avviso — sostiene l’avvocato Dieter Schramm — non esiste più alcuna procedura pendente: il voto del consiglio comunale dello scorso luglio ha bocciato definitiva­mente l’accordo di programma sottoscrit­to tra il gruppo Benko e l’amministra­zione. Dunque è perfettame­nte legittimo ripartire da zero con una nuova procedura, e per questo il gruppo “Emozioni” ha presentato una proposta aggiornata e alternativ­a».

È proprio questo, al momento, il cuore del problema: il clamoroso voto di luglio (delibera bocciata con 19 no, tre astenuti e 22 sì) andava considerat­o come una pietra tombale sul progetto Benko, come sostengono anche gli ecosociali, oppure era legittimo riaprire i lavori della conferenza dei servizi con una semplice modifica (neppure sostanzial­e) apportata all’accordo di programma? Gli uffici legali di Comune e provincia propendono per la seconda ipotesi, ma Schramm non si arrende. «Il nostro parere —afferma l’avvocato — coincide con quello firmato dal professor Massimo Luciani, ordinario di diritto costituzio­nale alla Sapienza di Roma. La procedura era chiusa, l’interpreta­zione della norma lascia ben pochi dubbi». Schramm chiede di sospendere il diniego del Comune sull’avvio di una nuova procedura: se il ricorso venisse accolto, toccherebb­e di fatto al commissari­o De Carlini emettere un parere sull’interesse pubblico della proposta. Ma la battaglia legale è solo all’inizio. «Certamente — annuncia Schramm — verrà impugnato anche l’ultimo decreto firmato da Spagnolli, quello che consente di riconvocar­e la conferenza dei servizi e di fatto rimette in pista l’accordo con Benko».

Dalla parte opposta della barricata queste mosse erano ampiamente previste. All’udienza di martedì come contropart­e di «Emozioni» oltre al Comune ci sarà anche la società benkiana Khb srl (Kaufhaus Bolzano), assistita dai legali milanesi Antonio Belvedere e Alessandro Ezechieli, oltre all’avvocato caldarese Manfred Schullian. Insomma, sarà anche uno scontro giuridico tra pezzi grossi dell Svp: l’Obmann di Brunico (Schramm) contro un parlamenta­re (Schullian). Heinz Peter Hager, il proconsole di Benko in Alto Adige, come al solito è imperturba­bile. «Le nuove azioni legali dei nostri competitor dimostrano una volta di più che il loro obiettivo non è tanto realizzare un loro progetto, quanto bloccare quello altrui». Re dei Portici contro benkiani: il duello è ancora lungo.

Il confronto Schramm: «Il voto di luglio aveva chiuso l’iter». Hager: «Puntano solo a bloccarci»

 ??  ?? Prospettiv­e L’area oggetto del «Pru» con in primo piano il tetto della stazione delle autocorrie­re. A sinistra, in alto, l’avvocato Dieter Schramm
Prospettiv­e L’area oggetto del «Pru» con in primo piano il tetto della stazione delle autocorrie­re. A sinistra, in alto, l’avvocato Dieter Schramm

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