Truffa dell’asfalto, quattro denunce
I lavori avevano prezzi convenienti ma in breve le coperture si sfaldavano
BOLZANO Sbarca anche in Alto Adige una truffa che già da alcuni anni sta terrorizzando privati cittadini ma anche enti pubblici in tutto il nord Italia e che è divenuta ormai nota come la truffa dell’asfalto. Gli agenti della squadra volante guidati dal dirigente Antonio Caliò, insieme al collega dirigente della squadra mobile Giuseppe Tricarico, sono riusciti non solo a denunciare i quattro con l’accusa di truffa, ma anche a sequestrare una ingente somma di denaro trovata in possesso di tre dei quattro soggetti denunciati. La prassi era sempre la stessa. Due dei quattro denunciati, di nazionalità irlandese — pare infatti che proprio gli irlandesi si siano «specializzati» in questo genere di affare — avvicinavano i potenziali clienti, offrendo loro la possibilità di realizzare asfaltature di cortili, piazzali privati e stradine in tempi molto brevi (anche una sola notte) e per prezzi molto bassi. Dopo aver eseguito il lavoro e incassato il denaro però gli «asfaltatori» scomparivano, chiudendo anche le società con cui avevano formalmente operato. Così quando i primi problemi si presentavano (il lavoro veniva svolto con modalità che provocavano il disgregarsi del materiale dopo poco tempo) i proprietari non sapevano su chi rivalersi e dovevano versare tutto il denaro di tasca propria. Gli altri due soggetti denunciati sono di nazionalità rumena. Uno di loro è latitante. I pm titolari del fascicolo sono Bramante e Sacchetti. Un caso simile si era già verificato in Valle Isarco ai danni di una donna. Il processo è in corso. I tre sono stati sorpresi in via Resia vicino al parcheggio dell’Eurospar. Addosso ai tre e all’interno dell’auto i poliziotti hanno trovato la somma complessiva di 26.500 euro, nonché 6 carte di credito (di cui una bloccata dall’istituto di credito per movimenti sospetti) e un elenco degli estratti conto che registravano i compensi per gli ultimi lavori svolti. Si tratta di somme ingenti, che nell’ultimo mese sono arrivare a sfiorare i 100.000 euro per importi singoli anche fino a 50.000 euro. «Visto il numero di truffe avvenute, invitiamo la popolazione a rivolgersi a noi qualora ne siano state vittime» l’appello di Tricarico.