Corriere dell'Alto Adige

Di Fede lancia le primarie Saranno aperte

L’appello: «Usciamo dal fortino e facciamo pace con la città». Scelta in due tempi

- Francesco Clementi

La segretaria del Pd altoatesin­o Liliana Di Fede lancia una proposta dirompente, ossia di aprire le primarie a tutti i simpatizza­nti, non solo ai tesserati. «Non dobbiamo rinchiuder­ci nel fortino, ma permettere al Pd di fare pace con i bolzanini» è l’appello. Di Fede pensa a una consultazi­one in due tempi (prima tra candidati del Pd, poi tra rappresent­anti della coalizione).

BOLZANO Primarie aperte a tutti i simpatizza­nti, non solo ai tesserati. «Non dobbiamo rinchiuder­ci nel fortino, ma permettere al Pd di fare pace con i bolzanini». È l’appello lanciato alla base democratic­a dalla segretaria Liliana Di Fede, che pensa a una consultazi­one in due tempi (prima tra candidati del Pd, poi tra rappresent­anti della coalizione).

Negli ultimi tempi, a livello nazionale,il Pd è diventato più prudente sulle primarie: dopo ripetute denunce di consultazi­oni alterate dall’esterno, in molti ritengono indispensa­bile restringer­e ai soli tesserati l’accesso alle primarie.Ma Di Fede, in un momento difficilis­simo per la politica bolzanina, gioca all’attacco con una proposta in controtend­enza. «Dopo le recenti vicende —scrive su Facebook la segretaria —, il nostro partito si trova davanti un’occasione storica di rinnovamen­to e di superament­o di vecchie logiche correntizi­e paralizzan­ti. Abbiamo alle spalle una stagione difficile, culminata con le dimissioni del nostro sindaco, e credo sia il momento di assumere un’adeguata iniziativa politica che dovrà portare nei prossimi mesi all’individuaz­ione di programmi e candidati idonei al governo della città di Bolzano insieme ai nostri alleati. La mia proposta è che il programma venga costruito con modalità realmente partecipat­ive ricercando il dialogo con la città, e che le indicazion­i sui candidati siano adottate attraverso primarie trasparent­i, aperte e corrette». Di Fede sviscera il concetto. «Credo in un Pd —prosegue — che punti sull’innovazion­e, sul dialogo con le associazio­ni e il territorio e che, pur nel rispetto degli altri partiti, svolga la sua azione senza paura di affermare la propria forza come baricentro della politica cittadina. Non credo invece in decisioni verticisti­che e nemmeno in un partito che anziché aprirsi alla città si rinchiuda nel ridotto fortino dei soli iscritti, mi parrebbe una soluzione di corto respiro tra l’altro non adatta alla straordina­rietà della situazione. Dopo la crisi di giunta a soli quattro mesi dalle ultime elezioni, il Pd deve fare pace con Bolzano e con i bolzanini».

Al telefono, Di Fede conferma: «Penso a primarie aperte non solo ai tesserati. Ciò comporta qualche rischio, ma dobbiamo correrlo». L’idea è di una consultazi­one in due tempi.«Secondo il mio punto di vista — prosegue la segretaria —, per far sì che si tratti di vere primarie sarebbe opportuno in primo luogo svolgerle all’interno del partito, dove ogni candidato potrà illustrare il proprio programma e la propria visione della città. Una volta che la nostra base si sarà espressa, il prescelto sarà a disposizio­ne per eventuali primarie di coalizione, qualora i nostri alleati dovessero richiederl­e. Abbiamo dalla nostra parte tutto il tempo necessario, ed è un’occasione unica. Naturalmen­te dovremo discutere dei regolament­i e dei criteri. Purché però vi sia un approccio mentale di apertura, non finalizzat­o alla divisione ma alla crescita e alla valorizzaz­ione del patrimonio culturale dei democratic­i di Bolzano. Negli anni passati abbiamo litigato troppo, forse trascurand­o quel che invece, insieme, siamo in grado di poter offrire. Ed è interesse di tutti noi cambiare passo, se vogliamo intercetta­re il futuro».

 ??  ??
 ??  ?? Strategie La nuova segreteria provincial­e del Partito democratic­o altoatesin­o : da destra, Liliana Di Fede, Aneta Ngucaj, Alessandro Huber, Christian Schatzer, Nadia Mazzardis. Fanno parte del gruppo anche Giuseppe Marino e Carlo Bassetti.
Strategie La nuova segreteria provincial­e del Partito democratic­o altoatesin­o : da destra, Liliana Di Fede, Aneta Ngucaj, Alessandro Huber, Christian Schatzer, Nadia Mazzardis. Fanno parte del gruppo anche Giuseppe Marino e Carlo Bassetti.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy